La tecnologia del pannello sandwich costituisce l’elemento chiave per il mantenimento di una temperatura costante negli ambienti di lavorazione e stoccaggio che compongono una catena del freddo. In questo articolo illustreremo come le loro caratteristiche rispondano efficacemente a tutte le relative problematiche progettuali e di gestione.
Cos’è la catena del freddo
Con il termine “catena del freddo” vengono indicate tutte le soluzioni tecniche e le procedure operative necessarie al mantenimento a temperature controllate e costanti di prodotti di vario genere (alimentari, farmaceutici, chimici etc.). Queste temperature possono variare dai -18° (necessari per la conservazione dei surgelati) a temperature >0° (per esempio i vaccini, con temperature che vanno da 2°a 8°).
Diversi sono gli operatori e le problematiche che questi devono affrontare nel percorso che porta il prodotto dalla produzione alla vendita:
- il produttore durante lavorazione, confezionamento e stoccaggio del prodotto;
- il trasportatore che effettua il carico in un camion-frigo;
- gli addetti della GDO che si occupano dello scarico e dello stoccaggio nelle celle frigo;
- gli addetti all'esposizione nei banchi vendita.
In ognuna di queste fasi deve essere garantito il mantenimento della catena del freddo al fine di evitare il deterioramento del prodotto e l'insorgere di batteri o altri microorganismi che potrebbero avere ripercussioni sulla salute del consumatore; non è possibile quindi caricare il camion del trasportatore in un piazzale all'aperto, ma lo si dovrà fare in un ambiente a temperatura controllata.
È evidente quindi la grande importanza delle condizioni climatiche dei vari ambienti in cui si svolgono le fasi intermedie, non solo le celle frigo, per il mantenimento della catena del freddo. Ciò implica lo studio e l'utilizzo di soluzioni costruttive atte a garantire il mantenimento delle condizioni ambientali necessarie.
I pannelli Isofrozen nella GDO
Da decenni Isopan progetta e produce sistemi di coibentazione che trovano applicazione nei diversi settori delle costruzioni, civili ed industriali; nell'ambito della GDO, per venire incontro all'esigenza di fornire prodotti alimentari e/o farmaceutici sicuri per la salute del consumatore, Isopan ha sviluppato il sistema Isofrozen con tecnologia LEAF.
Il sistema Isofrozen è stato studiato per offrire eccezionali performance in termini di coibentazione, tramite l'utilizzo di schiume poliuretaniche a elevato potere isolante. Diverse formulazioni del materiale coibentante garantiscono una risposta efficace alle esigenze dei vari ambienti coinvolti nella catena del freddo:
- FOOD ROOM per la lavorazione e stoccaggio dei prodotti alimentari;
- CHILL ROOM per lo stoccaggio;
- COLD ROOM per lo stoccaggio di prodotti che necessitano di temperature molto basse.
Sistemi di giunzione nei pannelli Isofrozen
La linea di prodotti Isofrozen offre diverse soluzioni per la giunzione tra i pannelli, al fine di garantire che in tutte le fasi della catena del freddo non avvenga la contaminazione dei prodotti alimentari.
È necessario che i giunti garantiscano grande resistenza alla penetrazione dell'acqua al fine di evitare ristagni e la creazione di condense che potrebbero portare al proliferare di muffe e batteri o altri microorganismi; uguale attenzione deve essere garantita per evitare il passaggio di aria potenzialmente contaminata, passaggio che avviene per via della differenza di pressione che si verifica tra ambienti a temperature diverse.
In relazione alla temperatura dei vari ambienti, Isofrozen prevede vari tipi di giunti:
- Giunto a secco per locali con temperatura >+4°
- Giunto bituminoso per locali con temperatura >-1°
- Giunto sigillante tixotropico per locali con temperatura <-1°
- Giunto iniettato per locali con temperatura <-18°
Un vasto catalogo di lamiere metalliche utilizzate nel rivestimento esterno dei pannelli Isofrozen assicura la resistenza alla corrosione nel caso di ambienti che necessitano di frequenti lavaggi con agenti chimici aggressivi.
La tecnologia LEAF nei pannelli Isofrozen
Da sempre attenta ai temi della sostenibilità ambientale, Isopan ha sviluppato la tecnologia LEAF per la coibentazione interna dei pannelli.
La tecnologia LEAF consente di ottenere una riduzione della dispersione termica fino al 20% a parità di spessore, con un significativo abbattimento della conducibilità termica della schiuma poliuretanica e con trasmittanze termiche inferiori rispetto agli isolanti standard.
Le ricadute in termini di consumo energetico e di conseguenza la riduzione dei costi necessari al mantenimento delle temperature ottimali sono evidenti.
Il tutto si traduce in un minor impatto ambientale sia per la produzione dei pannelli sia per la gestione della GDO.
Inoltre la tecnologia LEAF è basata sull'utilizzo di materiali privi di ritardanti di fiamma alogenati, potenzialmente dannosi per l'ambiente.
I pannelli con tecnologia LEAF hanno ottenuto la massima certificazione di reazione al fuoco a livello europeo per i pannelli in poliuretano, denominata B-s1,d0, che considera l'infiammabilità, la produzione di fumi e la produzione di gocce incandescenti.
L’utilizzo dei pannelli a tecnologia LEAF consente di ottenere crediti nell’ambito delle certificazioni LEED e BREEAM, per i progetti sviluppati con particolare attenzione alla sostenibilità e all’ambiente. I pannelli LEAF sono inoltre i primi in Europa con etichetta Declare, in cui viene indicata la provenienza del prodotto, la sua composizione e le indicazioni per il suo corretto smaltimento alla fine del suo ciclo di vita.
Conclusioni
Molti sono gli aspetti da prendere in considerazione durante la progettazione e la realizzazione di una catena del freddo per la GDO, e molti sono gli standard di qualità ambientale da rispettare.
Isopan con lo sviluppo dei pannelli Isofrozen con tecnologia LEAF ha saputo, con successo, fornire a progettisti, contractors e committenza una linea di prodotti in grado di dare una risposta vincente a tutte le inerenti problematiche progettuali, realizzative e gestionali.