La copertura di un edificio può avere forme e caratteristiche differenti a seconda delle esigenze del progettista e delle peculiarità climatiche. Indubbiamente, le coperture a verde rappresentano oggi una soluzione in rapida diffusione.Fanno parte della tipologia dei tetti piani e presentano vantaggi indiscussi sia in termini prestazionali che ambientali.
In un momento storico particolarmente attento alla sostenibilità ambientale, tali soluzioni fanno breccia nel mondo architettonico e vengono adottate sempre più spesso dai progettisti.
ANIT (Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e Acustico) ha realizzato un manuale informativo in collaborazione con Manni Group dedicato allo studio delle caratteristiche biotecniche di una copertura a verde.
Uno dei vantaggi di un green roof è la capacità isolante che ben si sposa con i principali obiettivi dell’Associazione: la diffusione, la promozione e lo sviluppo dell’isolamento termico e acustico nell’edilizia come strumento attraverso il quale salvaguardare l’ambiente e preservare il benessere delle persone.
Sono molti gli aspetti su cui porre l’attenzione. Ad esempio, è importante ricordare che una copertura piana a tetto verde è una soluzione conveniente sia su scala urbana che locale.
A livello urbano concorre:
- alla riduzione del fenomeno dell’isola di calore, cioè l'aumento di temperatura che si verifica spostandosi dalle zone esterne al centro città;
- alla riduzione dell’inquinamento atmosferico grazie al controllo del pulviscolo;
- al miglioramento del decoro urbano.
A livello del singolo edificio i vantaggi convergono su:
- l’isolamento invernale;
- la mitigazione delle temperature estive;
- l’attenuazione del deflusso delle acque piovane;
- Il miglioramento estetico dell’edificio.
Requisiti minimi e prestazioni energetiche di tetti verdi
Il DM 26/06/2015 prescrive dei requisiti minimi da rispettare nella realizzazione delle coperture a verde in modo da controllare le prestazioni energetiche invernali ed estive e fare un’analisi igrotermica del pacchetto che compone la stratigrafia.
Tali requisiti riguardano:
- il controllo della trasmittanza termica media e periodica;
- l’ analisi del rischio di formazione di muffa e condensa interstiziale;
- l’ analisi del rischio di surriscaldamento.
Sono tre, specifica ANIT, i meccanismi attraverso cui una copertura verde aumenta le prestazioni energetiche rispetto a una copertura tradizionale:
- Controllo dell’assorbimento solare: la presenza di vegetazione migliora gli scambi radioattivi e mitiga l’oscillazione delle temperature limitando il rischio di surriscaldamento estivo;
- Accumulo/rilascio igrometrico: il verde e gli strati di cui si compone il tetto fanno accumulare umidità all’ambiente che viene rilasciata nel tempo con l’effetto di attenuare i flussi energetici estivi;
- Isolamento termico: i materiali che compongono la stratigrafia di una copertura possono proteggere gli ambienti sottostanti dalle escursioni termiche invernali ed estive.
Migliorare le prestazioni con Isopan GreenROOF
Una corretta valutazione della stratigrafia è essenziale per raggiungere alti livelli prestazionali. Così, un tetto a pannelli sandwich sfrutta le caratteristiche dei pannelli coibenti per mitigare gli scambi energetici.
Questo è quanto proposto da Isopan Greenroof: una soluzione per rivestire usando un materiale isolante. Greenroof è un sistema complesso costituito da materiali che lavorano tra loro in armonia.
Adattandosi ai tetti piani, Greenroof si poggia su un elemento geotessile filtrante e su delle componenti drenanti che incontrano il pannello Isodeck PVSteel.
Tale soluzione utilizza pannelli sandwich con un'anima isolante in schiuma poliuretanica (PU) o in fibra di lana minerale di roccia (MW). La lamiera esterna è rivestita da un film sintetico protettivo e impermeabile, in PVC o in TPO (elastomeri termoplastici a base di olefine).
Questo sistema di copertura a secco verde assicura:
- isolamento termico e acustico;
- impermeabilità;
- resistenza agli agenti atmosferici;
- trattenimento delle polveri;
- miglioramento bioclimatico;
- risparmio energetico;
- protezione della copertura;
- valorizzazione dell’edificio.
ANIT ha individuato i criteri e le linee guida essenziali per la corretta realizzazione di una copertura a verde e per giardini pensili.
Manni ha fornito delle risposte concrete in termini di materiali e sistemi costruttivi applicabili.
Un binomio strategico per realizzare edifici che spendono meno, sono sostenibili, più belli e più efficienti.
Per approfondire il tema dei tetti verdi ti invitiamo a leggere il Manuale dedicato all’analisi energetica delle coperture verdi realizzato in collaborazione con ANIT: