La trasformazione del settore edilizio è una delle sfide più complesse e strategiche per il raggiungimento degli obiettivi europei in materia di efficienza energetica e decarbonizzazione. In Europa, il comparto edilizio rappresenta il 40% dei consumi energetici e il 36% delle emissioni di gas serra. L’Italia, con un patrimonio immobiliare vetusto — oltre il 65% degli edifici è stato costruito prima del 1976 — è chiamata a un urgente cambio di paradigma. L’Off-Site Construction (OSC), ovvero l’industrializzazione del processo edilizio mediante componenti prefabbricati, emerge come una soluzione chiave per rendere più veloce, efficiente e sostenibile la riqualificazione del costruito.
L’OSC prevede la produzione di componenti edilizi in stabilimenti industrializzati, per poi assemblarli direttamente in cantiere. Questo approccio consente maggiore controllo qualitativo, riduzione degli sprechi e tempi di intervento più rapidi. A differenza dell’edilizia tradizionale, l’OSC riduce la dipendenza dalla manodopera in cantiere e si presta meglio a essere integrata con paradigmi digitali (BIM, servitizzazione) e sostenibili.
Il panorama italiano dell’Off-Site Construction mostra segnali di sviluppo ma evidenzia anche ampi margini di crescita e consolidamento. Le aziende attive si distribuiscono tra diversi segmenti tecnologici e tipologie costruttive, con una forte prevalenza dei sistemi a secco e delle soluzioni ibride. Le imprese che adottano sistemi industrializzati integrabili con il BIM sono ancora una minoranza, ma in espansione. La filiera è composta in larga parte da PMI, con una concentrazione nel nord Italia, e un’età media aziendale che suggerisce una transizione in atto verso modelli produttivi più innovativi. Anche la varietà delle tecnologie impiegate — come i sistemi ETICS, i pannelli prefabbricati in acciaio e i moduli volumetrici — testimonia un mercato dinamico ma ancora frammentato.
🔹 Secondo l’analisi condotta dal progetto OFFICIO (ENEA, Politecnico di Milano e Università di Bologna), sono 116 le aziende italiane attive nella produzione di soluzioni per l’isolamento e la riqualificazione edilizia, di cui 27 impegnate direttamente in OSC con soluzioni full o semi-offsite. Si tratta prevalentemente di PMI specializzate in sistemi a secco, in crescita grazie agli incentivi (es. Superbonus 110%). La filiera è frammentata, con scarsa integrazione verticale e grandi potenzialità di sviluppo.
L’OSC è ancora percepita come un approccio di nicchia. Le barriere che ne rallentano la diffusione non sono solo di tipo tecnico, ma coinvolgono aspetti culturali, normativi e strutturali. L’adozione di processi industrializzati richiede infatti un ecosistema favorevole e una filiera integrata. È necessario affrontare con decisione una serie di ostacoli che toccano diversi ambiti dell’edilizia, dalla progettazione alla realizzazione in cantiere:
Proprio i progettisti possono beneficiare maggiormente delle logiche off-site, che offrono numerosi vantaggi in termini di efficienza, sostenibilità e qualità architettonica. L’industrializzazione dei processi edilizi consente infatti di ottimizzare tempi, ridurre l’impatto sul contesto urbano, integrare con maggiore facilità le soluzioni impiantistiche e adottare sistemi modulari sempre più avanzati e interoperabili con i modelli digitali.
Tra le principali opportunità per i professionisti:
Acciaio vs legno: due modelli a confronto
L’acciaio rappresenta una delle scelte più strategiche per l’applicazione dell’Off-Site Construction, soprattutto in contesti di riqualificazione. Rispetto ad altri materiali, come il legno o i conglomerati cementizi, l’acciaio offre migliori performance strutturali, una maggiore durabilità e una superiore precisione dimensionale. Inoltre, consente luci strutturali più ampie, ingombri ridotti e facilita il disassemblaggio e la manutenzione nel tempo.
La logistica modulare: vantaggi e criticità
Pur essendo più pesante del legno, l’acciaio permette la produzione di elementi strutturali più snelli e ottimizzabili nei trasporti, grazie alla prefabbricazione su misura. Questo consente di superare i vincoli logistici legati al trasporto urbano, rendendolo adatto anche per cantieri complessi.
Dalla struttura al rivestimento: versatilità progettuale
L’impiego dell’acciaio consente elevata flessibilità progettuale e personalizzazione architettonica. Può essere impiegato sia per la struttura portante che per l’involucro, combinandosi facilmente con materiali coibenti e rivestimenti estetici. Le proprietà meccaniche dell’acciaio consentono inoltre di operare in sicurezza anche su edifici esistenti, in sopraelevazione o con vincoli strutturali rilevanti.
"L’industrializzazione dell’edilizia è un passaggio inevitabile per la decarbonizzazione del settore costruzioni" – ENEA, progetto OFFICIO
Tra i materiali impiegati, l’acciaio rappresenta una soluzione altamente promettente. La sua leggerezza, flessibilità e resistenza lo rendono ideale per interventi su edifici esistenti. La ricerca evidenzia che la maggior parte delle soluzioni OSC a base d’acciaio in Italia sono semi-prefabbricate, ma in rapida evoluzione. Tuttavia, solo nel 23% dei casi i produttori gestiscono anche l’installazione, segno di una filiera ancora poco integrata rispetto a quella del legno.
Esempi applicati: scuole modulari e pannelli prefabbricati
Numerose aziende italiane stanno già applicando con successo l’acciaio nei sistemi prefabbricati per la riqualificazione edilizia. Un esempio concreto è l’utilizzo di pannelli sandwich isolanti per la realizzazione di scuole modulari, che ha consentito di completare interventi complessi in tempi ridottissimi (fino a 6 settimane), garantendo al contempo elevati standard termici e acustici. L’acciaio consente un alto livello di personalizzazione estetica, facilitando il dialogo con i progettisti. Inoltre, molte soluzioni sono predisposte per integrare impianti e tecnologie smart, rappresentando un importante passo avanti verso l’edificio intelligente e circolare.
Tecnologie italiane e prospettive future
Il database realizzato da ENEA include numerosi esempi di soluzioni in acciaio, come pannelli sandwich bidimensionali e sistemi multistrato. Tra le aziende mappate troviamo Isopan, Manni Green Tech, Sto Italia, Pontarolo Engineering. Alcune soluzioni prevedono anche la predisposizione per impianti integrati e giunti studiati per la facilità di manutenzione (design for disassembly), fattore cruciale in ottica di economia circolare.
Questi esempi confermano la maturità tecnica del materiale e la prontezza del mercato italiano ad accogliere su larga scala soluzioni off-site in acciaio, a patto di rafforzare l’integrazione della filiera.
Il database realizzato da ENEA include numerosi esempi di soluzioni in acciaio, come pannelli sandwich bidimensionali e sistemi multistrato. Tra le aziende mappate troviamo Isopan, Manni Green Tech, Sto Italia, Pontarolo Engineering. Alcune soluzioni prevedono anche la predisposizione per impianti integrati e giunti studiati per la facilità di manutenzione (design for disassembly), fattore cruciale in ottica di economia circolare.
L’adozione di OSC consente una riduzione fino al 70% dei rifiuti di cantiere e una diminuzione delle emissioni fino al 40%. Grazie all’Energy Value Mapping, le aziende possono mappare i propri consumi e individuare le fasi più energivore del processo. Inoltre, sono state mappate 164 varianti di materiali isolanti derivati da scarti tessili, agricoli e animali, conformi alla norma UNI/TR 11936:2024, adatti anche per soluzioni prefabbricate.
Affinché l’Off-Site Construction possa affermarsi come pratica consolidata nel panorama edilizio italiano, è fondamentale attivare una serie di leve strategiche capaci di sostenere l’intera filiera. L’obiettivo è creare un contesto favorevole alla standardizzazione e all’adozione diffusa delle soluzioni OSC, superando le attuali barriere. Le azioni più efficaci da intraprendere includono:
L’Off-Site Construction rappresenta una leva concreta per accelerare la transizione energetica del patrimonio edilizio italiano. Per i progettisti e gli architetti, abbracciare questo paradigma significa accedere a soluzioni più performanti, sicure e sostenibili. L’acciaio, in particolare, offre una combinazione vincente tra prestazioni strutturali, adattabilità e durabilità. Promuovere una cultura condivisa dell’industrializzazione edilizia è oggi più che mai una priorità per l’intera filiera delle costruzioni.
Cos’è l’Off-Site Construction?
L’Off-Site Construction è un metodo costruttivo che prevede la realizzazione industrializzata di componenti edilizi in stabilimento e il loro assemblaggio in cantiere. Garantisce tempi certi, qualità superiore e minore impatto ambientale.
Perché l’acciaio è strategico nell’edilizia off-site?
Perché offre elevata resistenza, precisione e durabilità. È ideale per interventi su edifici esistenti e consente libertà progettuale con tempi ridotti di realizzazione.
Quali vantaggi ha l’OSC per architetti e progettisti?
Permette progettazione integrata, soluzioni modulari, tempi di consegna più rapidi e maggiore compatibilità con il BIM e i principi di economia circolare.
Quali sono oggi le barriere alla diffusione dell’OSC in Italia?
Le principali difficoltà sono logistiche, normative e culturali: mancano standard condivisi, formazione tecnica diffusa e supporto istituzionale coordinato.
L’OSC è compatibile con i bonus edilizi italiani?
Sì, è compatibile e incentivata da strumenti come il PNRR e i fondi per la riqualificazione energetica, soprattutto in ambito scolastico e residenziale. una leva concreta per accelerare la transizione energetica del patrimonio edilizio italiano. Per i progettisti e gli architetti, abbracciare questo paradigma significa accedere a soluzioni più performanti, sicure e sostenibili. L’acciaio, in particolare, offre una combinazione vincente tra prestazioni strutturali, adattabilità e durabilità. Promuovere una cultura condivisa dell’industrializzazione edilizia è oggi più che mai una priorità per l’intera filiera delle costruzioni.
Raffaele, Digital Marketing Expert di Manni Group, collabora in modo sinergico con Isopan entrando in contatto con il mondo tecnico del pannello sandwich e osservando i trend evolutivi dell’edilizia. Grazie alla formazione in Architettura ha un occhio attento su temi e attività online che coinvolgono i progettisti e gli architetti.
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