Preservare tutti i passaggi di una cold chain attraverso un miglioramento delle performance tecniche è il fine ultimo degli studi e delle analisi nel campo della progettazione dell'industria del freddo.
Questo atteggiamento risulta fondamentale per attuare una riduzione:
- delle inefficienze,
- dei rischi connessi all’interruzione della catena del freddo,
- del consumo energetico,
- delle emissioni inquinanti,
- dei costi.
Una gestione green della filiera del freddo integrata al concetto di supply chain genera quell’approccio definito Green Supply Chain.
Si tratta di un metodo gestionale, tecnico e operativo che mira a rendere minimo l’impatto ambientale di un prodotto - alimentare, chimico o farmaceutico - lungo il suo ciclo di vita.
In altre parole, progettare ambienti refrigerati sostenibili significa compiere il primo passo nella direzione green.
Mantenere la catena del freddo con materiali performanti
L’adozione di sistemi e materiali super performanti atti a mantenere la catena del freddo consente di abbattere sensibilmente la dispersione termica.
Questo implica una riduzione dell’energia necessaria a refrigerare gli ambienti a temperatura controllata.
Poiché il consumo energetico comporta la produzione di CO2, va da sé che la riduzione dello stesso determina una diminuzione di emissioni di gas climalteranti nocivi per l’ambiente.
In aggiunta, la produzione del freddo è l’utenza più energivora. Riducendo il fabbisogno energetico, si riducono anche i costi in bolletta.
Tutto questo si traduce in efficienza e sostenibilità ambientale ed economica.
Le opportunità di progettazione nella filiera del freddo non si limitano ad una supply chain sostenibile ma guardano con interesse all’agro-business e al settore Pharma, in particolare in quelle zone del pianeta dove lo sviluppo economico è strettamente collegato a condizioni climatiche estreme, come ad esempio il continente Africano.
Uno sguardo alle possibilità di progettazione nel continente Africano
Diversamente da altri continenti, in Africa viene sprecato 1/3 del raccolto complessivo a causa del cattivo funzionamento della supply chain.
La perdita di cibo commestibile non impatta solamente nella distribuzione di risorse per il sostentamento, ma anche su una mancata monetizzazione del raccolto.
Implementare uno sviluppo ottimale della catena del freddo attraverso la realizzazione di celle frigorifere e capannoni modulari energeticamente efficienti, permetterebbe di poter lavorare il cibo appena raccolto, stoccarlo a temperatura controllata e favorirne l'esportazione.
Diventerebbe possibile evitare lo spreco alimentare, o quanto meno limitarlo, e gli effetti si tradurrebbero in nuove opportunità di sviluppo economico con un miglioramento delle condizioni di lavoro.
Ma i problemi riscontrati nella catena di approvvigionamento di cibo fresco riguardano anche il settore pharma.
In Paesi in forte difficoltà come quelli africani, gli standard relativi alla cold chain per i farmaci non sempre sono rispettati e le criticità riguardano i primi anelli della catena.
Gestire catene di approvvigionamento agili, efficaci e sostenibili per garantire l’accesso alla qualità e all’assistenza sanitaria sicura è l’obiettivo dell'agenda ONU 2030 per la sicurezza sanitaria globale.
E’ evidente che una filiera funzionante e sostenibile non solo assicura il corretto approvvigionamento di alimenti e farmaci, ma crea opportunità di lavoro e di crescita economica.
Soluzioni e best practices di Manni per la cold chain
Con la divisione Isopan dedicata alle Cold Solutions, Manni offre ai progettisti soluzioni per ambienti a temperatura e atmosfera controllata, garantendo isolamento termico e acustico, solidità, tenuta all’aria e resistenza al fuoco.
Attraverso un'ampia gamma di pannelli isolanti per pareti e coperture, Isopan risponde ad ogni esigenza: estetica, funzionale e produttiva nel rispetto degli standard di qualità, sicurezza e sostenibilità.
Isopan Cold Solutions comprende pannelli sandwich - così definiti per la struttura a tre strati - caratterizzati da:
- incastro maschio-femmina a labirinto e guarnizione,
- doppio rivestimento metallico,
- isolante in schiuma poliuretanica dall’alto potere isolante.
Si tratta di pannelli coibentati studiati per l’industria del freddo, finalizzati a migliorare le performance energetiche e a raggiungere livelli di isotermia ottimali.
Uno degli esempi di successo nella realizzazione di celle frigo dalle alte performance termiche è rappresentato dallo stabilimento a temperatura controllata Albisole, della società agricola Guidi di Roncofreddo.
Nella realizzazione di questo progetto è stato essenziale garantire alti livelli di igiene e pulizia unitamente a buone performance di isolamento termico.
Per lo stabilimento di Carpinello sono stati utilizzati:
- Isocop: pannelli isolanti per coperture con elevata qualità di isolamento termico;
- Isoparete plissé: per pareti con eccellenti caratteristiche isolanti;
- Isofrigo: per la realizzazione di celle frigo. Dispersione termica quasi azzerata e tenuta all’aria dell’involucro ottimale, ottenute grazie al giunti utilizzati per l’ancoraggio ermetico tra i pannelli.
I pannelli isolanti per la catena del freddo dello stabilimento di Albisole sono costituiti da un’anima isolante in poliuretano con supporti metallici preverniciati adatti al contatto con gli alimenti.
La qualità del processo di lavorazione del prodotto nella catena del freddo è stata ampiamente soddisfatta dal comportamento del giunto dei pannelli Isopan che offre una adeguata tenuta all’aria, certificata e garantita nel tempo.
A migliorare le prestazioni dei pannelli isolanti concorre anche la tecnologia Leaf, particolarmente indicata per i sistemi Isofrozen e Isofrozen HT.
La soluzione Leaf è un’innovazione capace di assicurare un eccellente isolamento termico a basso impatto ambientale.
Abbattendo il valore di conducibilità termica della schiuma poliuretanica, Leaf consente di ottenere, a parità di spessore, dispersioni termiche inferiori fino al 20% rispetto a quelle dei pannelli solitamente disponibili sul mercato. A ciò si aggiunge la massima sicurezza di reazione al fuoco con certificato B-s1d0.
Le soluzioni tecniche super-performanti in continuo aggiornamento, come quelle offerte da Manni, consentono di prevenire parte degli sprechi che dipendono da malfunzionamenti della catena di approvvigionamento.