La rigenerazione urbana passa anche dai tetti verdi: sempre più città nel mondo stanno aumentando il proprio comparto verde con l’installazione di coperture vegetali, che offrono enormi benefici per l’ambiente e per il benessere degli abitanti.
Non solo una scelta estetica, ma strategica per rispondere in modo sostenibile alla crescente cementificazione degli ultimi decenni. Un tetto verde incontra perfettamente le esigenze di risparmio energetico degli edifici, diminuendone l’impatto ambientale; contrasta fenomeni come le bombe d’acqua e le isole di calore; trattiene le polveri sottili e altri inquinanti. Inoltre, la vegetazione garantisce la biodiversità di flora e fauna, dal momento che offre un habitat naturale a insetti, uccelli e altri piccoli animali.
Senza dimenticare l’impatto positivo sulla salute psico-fisica delle persone: il giardino sul tetto piano può infatti diventare anche luogo di relax e di ritrovo sociale.
Esistono due tipologie di green roof, che si differenziano per stratigrafia e finalità di utilizzo:
- estensivo, per coprire ampie superfici non calpestabili con necessità di manutenzione minima del verde;
- intensivo, per realizzare veri e propri orti o giardini pensili.
L’uso di coperture vegetali ha accompagnato l’uomo dall’Antichità fino ai nostri giorni: anche i più grandi studi di architettura contemporanea stanno rivalutando i tetti verdi, che diventano parte integrante di progetti pubblici, residenziali o industriali. Qualche esempio? Ecco un giro del mondo sui green roofs di spicco più recenti.
Progetti industriali
1. Coffee Production Plant - Meama. Tbilisi, Georgia. Un nuovo brand di caffè e la necessità di creare una forte identità visiva, in un contesto urbanistico di autostrada che collega la città all’aeroporto: così Khmaladze Architects ha progettato lo stabilimento che comprende impianto di produzione, uffici e spazi di degustazione, come un monolite irregolare coperto da un tetto verde estensivo, da cui filtra la luce naturale attraverso lucernari. Dall’alto la struttura si fonde con l’ambiente circostante, riducendone l’impatto visibile dagli aerei che decollano e atterrano a poca distanza: il green roof di 3.680 mq funge inoltre da barriera termica aggiuntiva all’isolamento del tetto, mentre la flora scelta è quella del contesto selvatico circostante in modo da richiedere meno manutenzione sul lungo periodo.
2. Musée Ateliers Audemar Piguet. Le Chenit, Svizzera. Questo museo visionario è stato progettato dal danese BIG Bjarke Ingels Group, uno degli studi d’avanguardia più prestigiosi sul panorama internazionale, per Audemar Piguet, marchio svizzero che ha fatto la storia dell’orologeria. Un’architettura a doppia spirale su pareti di vetro curvo unifica il laboratorio originario del 1875 alla nuova galleria, richiesta dal brand per l’esposizione di circa 300 orologi. Capolavoro di ingegneria e di design, la spirale è stata progettata per integrarsi perfettamente alle pendenze del terreno circostante, mentre il tetto verde svolge funzioni di assorbimento di acqua piovana e di termoregolatore per l’edificio.
Progetti pubblici
3. Factory Full of Life. Dąbrowa Górnicza, Polonia. Il progetto di Analog recupera una ex fabbrica di macchine utensili nel centro della città polacca, per restituirla alla comunità locale sotto forma di un complesso mixed-use sostenibile che comprende abitazioni, uffici, servizi commerciali, hotel, spazi culturali e sportivi, una piazza aperta per favorire l’incontro e la socializzazione. I vecchi edifici industriali di varie altezze saranno dotati di coperture a verde estensivo.
4. Natural Wisdom. Suzhou, Cina. Un magazzino seminterrato sulla sponda del lago Dongtaihu, per ricoverare gli strumenti di controllo delle inondazioni: Tus-Design Group ha disegnato una struttura sostenibile che “cresce” e si trasforma insieme al paesaggio lacustre circostante. Grazie al green roof che copre l’intera superficie e scende verso il livello del terreno, l’impatto visivo è minimo e il magazzino si confonde con i prati e la vegetazione da cui è circondato.
5. SAP Garden. Monaco di Baviera, Germania. La nuova arena sportiva in costruzione è situata nel Parco Olimpico di Monaco, e sarà la casa delle squadre cittadine di basket e di hockey su ghiaccio. Lo spazio progettato dallo studio danese 3XN potrà ospitare 11.500 posti a sedere e sarà altamente flessibile, in grado di cambiare funzione in poche ore. L’edificio contiene l’arena ovale, tre piste di allenamento, spogliatoi, uffici, un bar sul tetto, una caffetteria e un parcheggio sotterraneo. Le piste di allenamento saranno coperte dalla collina verde artificiale la cui geometria, dimensioni e altezza si integrano al paesaggio esistente.
6. Ammodernamento della Caserma Lourcine, Università di Giurisprudenza-Parigi I. Parigi, Francia. L’ex caserma di Lourcine si trova nel 13° arrondissement di Parigi e comprende una piazza d’armi con annessi militari eretti nel 1875. Il progetto di Chartier Dalix prevede che una parte dell’Università Sorbona – biblioteca, aule, uffici – sia installata all’interno dei vecchi edifici militari, alcuni dei quali interrati di 5 m, con una soluzione che innerva i nuovi spazi nel patrimonio storico e architettonico esistente. La piazza d’armi conserva il suo ruolo centrale, unificante e simbolico: al di sopra dei piani interrati è stato installato un green roof per dare forma ai giardini del campus, che grazie a una serie di pendenze accompagna i passanti dal livello del terreno ai sotterranei.
7. CIFI Donut Kindergarten. Anhui, Cina. Posizionato all’incrocio tra due strade, questo asilo dalla pianta triangolare è un vero e proprio parco divertimenti per i piccoli ospiti. Lo studio cinese THDL ha progettato un volume alto tre piani per ospitare dodici classi di bambini, disposte in modo da ottimizzare l’illuminazione naturale e l’aerazione. Il tetto percorribile è parte integrante della scuola: uno spazio continuo unisce terrazze ad altitudini diverse, comprendenti scivoli, aree-gioco, sentieri e una vegetazione rigogliosa.
8. Thammasat University Urban Rooftop Farm. Tambon Khlong Nung, Tailandia. Un’azienda agricola a tutti gli effetti: in mezzo alla crisi climatica che stiamo vivendo, la Thammasat University ha deciso di autoprodurre cibo sostenibile sulla copertura inutilizzata. Con i suoi 22.000 mq di superficie, TURF è la più grande fattoria biologica sul tetto del continente asiatico: integrando l’architettura del paesaggio con l’ingegnosità delle tradizionali terrazze di riso, il progetto firmato da Landprocess incorpora produzione alimentare sostenibile, energia rinnovabile, rifiuti organici, gestione virtuosa dell’acqua e spazio pubblico. Grazie ai terrazzamenti e alla moderna tecnologia del green roof, le coltivazioni digradanti assorbono, filtrano e rallentano il deflusso idrico in modo 20 volte più efficiente rispetto ai tetti di cemento convenzionali.
9. Quzhou Sport Campus. Quzhou, Cina. MAD Architects sta costruendo un parco sportivo su un’area di 570.000 mq, che comprende uno stadio con una capienza di 30.000 persone, una palestra con una capienza di 10.000 persone, una piscina, campi di allenamento all’aperto, servizi per gli atleti, nonché un museo della scienza e della tecnologia e un’area dedicata ai bambini. La particolarità del progetto è che le strutture saranno completamente interrate e ricoperte di pendii erbosi percorribili, in linea con il paesaggio della città cinese coperta per oltre il 70% da foreste lussureggianti: una volta completato, il Quzhou Sports Campus diventerà la più grande architettura interrata al mondo.
10. Salesforce Transit Center Park. San Francisco, CA, Stati Uniti. Il parco di oltre 2 ettari si trova sul tetto del centro di transito multi-modale nel centro di San Francisco. Firmato da PWP Landscape Architecture e Pelli Clarke Pelli Architects, Salesforce Park è un elemento strategico per la sostenibilità del nuovo quartiere di East Cut e fornisce uno spazio pubblico aperto di alta qualità in un’area la cui popolazione è in rapida crescita, ma che manca di spazio significativo per i parchi urbani a livello stradale. Concepito come uno spazio ricreativo polifunzionale che fornisce relax e attività ricreative per gli utenti in transito, impiegati, turisti e residenti locali, il parco è progettato integralmente con l’edificio sottostante al fine di sostenere grandi alberi e arbusti, che filtrano e trattengono l’acqua piovana, combattono le isole di calore urbano e assorbono le emissioni di carbonio dai veicoli. 13 giardini appartenenti a microclimi diversi, offrono un ricco coinvolgimento esperienziale, ecologico e orticolo per tutti i visitatori del parco.
Progetti residenziali
11. Art Villas Costa Rica / Atelier Villa. Pérez Zeledón, Costa Rica. Un piccolo resort di lusso aperto verso l’oceano e immerso nella natura lussureggiante della Costa Rica, in cui le linee minimaliste cancellano i confini tra interno ed esterno. I materiali sostenibili e i colori discreti, terrosi, delle pareti in combinazione con il tetto adibito a verde estensivo, consentono alla villa di fondersi davvero con l'ambiente topicale circostante. Il progetto è firmato da Formafatal.
12. 6nn Residence. Mosca, Russia. È una residenza privata disegnata da J. Mayer H. in una zona rurale lungo il fiume Moscova. La straordinaria geometria ondulata della pianta crea piani sfalsati mentre il verde estensivo del tetto mimetizza l’edificio con la topografia del luogo. Le camere ai piani superiori hanno accesso diretto al giardino tramite i green roofs a rampa, i quali migliorano il clima interno grazie all’evaporazione superficiale e alle capacità di accumulo termico per il riscaldamento e il raffreddamento.
13. Slot House. Los Altos, CA, U.S.A. Per questa abitazione privata situata tra i boschi di querce, Arterra Landscape Architects ha scelto un approccio al design sobrio dal punto di vista paesaggistico. Una tavolozza minimalista, giocata sui toni caldi, addolcisce le linee forti della struttura, mentre un tetto a verde intensivo integra abilmente la casa nel suo sito collinare. Un vero giardino di piante succulente, che in quanto elemento vivo e sostenibile genera benefici all’intera struttura grazie all’uso di piante resistenti alla siccità, l’irrigazione idrozonizzata, l’introduzione di alberi da frutto per l’ombra e l’installazione di bacini di dissipazione, che rallentano il deflusso e restituiscono l’acqua al suolo.
Alla fine di questo viaggio sui giardini pensili più innovativi del mondo, sorge spontanea la domanda: come si installa un tetto verde? Da Isopan arriva la risposta: la ricerca ha sviluppato GreenROOF, la soluzione co-engineered Isopan-Daku che permette di realizzare in tempi rapidi coperture a verde estensivo e intensivo.
Scopri gli innumerevoli vantaggi di GreenROOF per il tuo edificio e per l’ambiente: