Innovazione e sostenibilità con i tetti verdi: il caso VELUXlab

In questo articolo di oggi riportiamo i punti fondamentali dell’intervista Marco Imperadori sul caso VELUXlab, molto più di un semplice esperimento di edificio a basso impatto energetico. 

VELUXlab è un centro di ricerca avanzato, realizzato nel 2006. A quel tempo il suo nome era ATIKA e, successivamente, venne montato dalla VELUX, prima a Bilbao, poi a Roma e poi a Milano, in fiera per un anno. 

Dal 2011 divenne VELUXlab quando si decise di riassembrarlo al Politecnico di Milano e di farlo diventare il primo Nearly Zero Energy Building - energia quasi zero - inserito in un campus universitario. Fu dotato di una serie di innovazioni che riguardavano l’impianto dell’edificio, facendolo diventare, poi, un esperimento vivente. 

Il primo anno di vita non fu abitato, dal 2012 è stato occupato con un gruppo di ricercatori, tesisti e professori continuamente a lavoro, che studiano la luce, il sistema di ventilazione e in generale il comportamento degli edifici ad alta efficienza energetica. 

Guarda l'intervista completa:

Quali tecnologie Isopan sono state utilizzate? 

Partendo dal presupposto che VELUXlab è stato ideato pensandolo come un esperimento in  continuo cambiamento, dopo 9 anni dalla sua realizzazione si è deciso di rifare completamente la stratigrafia di copertura e di renderla “viva”, grazie a GreenROOF co-engineered ISOPAN-DAKU. 

Come?

Ideando una copertura “verde” che racchiudesse un mix di alta efficienza energetica, tenuta all’acqua e ventilazione. È stato usato un pannello simile a quello messo in copertura inizialmente: sopra lo strato di ventilazione c’è un pannello sandwich in poliuretano ISOPAN ( lamiera di acciaio, strato poliuretano e lamiera di acciaio) con accoppiata una guaina di PVC Renolit, uno dei nostri partner, che compone Isodeck PVSteel.

È stato ideato un kit completo, nuovo, che consente all’edificio di avere da un lato uno strato attivo e produttivo, che è quello fotovoltaico e che dà l’energia necessaria - soprattutto d’estate - per la climatizzazione interna, e dall’altro uno strato verde, in questo caso il partner è DAKU, vivente di Sedum non irrigato e, quindi autosufficiente dal punto di vista del supporto d’acqua allo strato vegetale.

Cosa fa nel pratico, quindi, questo strato vivo? Riduce l'irraggiamento sulla copertura - la vera facciata dell’edificio - evitando che quest’ultimo si riversi sugli spazi interni e, fissa le polveri sottili.

Quali sono state le sfide vinte grazie alle tecnologie Isopan?

La tecnologia vinta dal punto di vista di questa applicazione è senz’altro:

• La velocità d’installazione;
• La compatibilità, dato il fatto che è stato un intervento di recupero;
• La velocità, la sicurezza del cantiere;
• Le prestazioni misurabili.

L’edificio è dotato di una molteplicità di sensori, con lo scopo di verificare il reale effetto delle modifiche fatte sulla costruzione. 

VELUXlab è la prova di una forma di innovazione nelle costruzioni, che si sposa benissimo con l’idea di efficienza energetica, ma anche con la bellezza di un design semplice e apprezzato da tutti i visitatori dell’edificio. 

Quest’ultimi sono moltissimi, in quanto VELUXlab è un Active House sempre molto visitata. 

Il design dell’edificio nasce per essere ottimizzato rispetto alle forzanti esterne climatiche. Lo Skyline prende l’energia da est e la accumula, mentre il pinnacolo verso ovest serve a schermare addirittura l’edificio in estate. 

L’edificio si orienta esattamente verso le forzanti naturali e lo fa in un modo estremamente tecnologico, ma in modo completamente trasparente, senza attirare quindi l’attenzione su dettagli innovativi in particolare. 

Un vero gioiello innovativo. 

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