La certificazione di reazione al fuoco è uno dei temi al centro dell’agenda di ogni progettista.
Lo è perché permette di comprendere come l’acciaio e gli altri elementi strutturali di una costruzione rispondono a un eventuale incendio.
Quello delle fiamme è un rischio molto sentito in ambito edilizio, essendo l’esposizione delle strutture alle alte temperature notevolmente critica per la loro capacità portante.
Per questo motivo, l’evoluzione tecnologica è andata migliorando sempre più, di pari passo con lo sviluppo di una vasta produzione di norme antincendio.
In quest’interazione, notevole importanza ha assunto la certificazione al fuoco. Scoprire cos’è e perché è necessaria riveste notevole importanza nel settore della progettazione edilizia.
A questo proposito, se ti interessa approfondire l’argomento leggi: “ACCIAIO E FUOCO: REAZIONE, RESISTENZA E PROTEZIONE”
Cos’è la certificazione di reazione al fuoco
Riassumere l’insieme delle norme antincendio è un compito arduo. Si tratta infatti di un processo in continua evoluzione, sia a livello comunitario che nazionale.
Soffermandosi però sulla reazione al fuoco degli edifici e degli elementi che ne compongono la struttura, si può tuttavia affermare che la legislazione ha posto come centrale il tema delle certificazioni.
La certificazione è un documento che attesta la reazione al fuoco dei singoli materiali incorporati nella costruzione.
Essa è necessaria poiché assicura l’idoneità del manufatto a tutti i requisiti di legge richiesti in tema di prevenzione dagli incendi.
La certificazione di reazione al fuoco riguarda:
- Edifici a uso pubblico, quali ospedali, alberghi e autorimesse di grandi dimensioni;
- Edifici a uso abitativo, nel caso in cui superino determinate dimensioni (generalmente la certificazione è richiesta qualora lo stabile sia più alto di 30 metri);
- Materiali utilizzati nella costruzione, che devono assicurare adeguati comportamenti al fuoco.
Per approfondire scarica il contenuto specifico "Pannelli sandwich nell’ambito della prevenzione incendi".
Differenza tra resistenza e reazione al fuoco
Resistenza e reazione al fuoco sono due concetti distinti.
La resistenza al fuoco riguarda gli elementi costruttivi.
Essa indica il comportamento di questi elementi in presenza di fuoco, e viene riconosciuta con la sigla R.E.I. Queste lettere individuano, rispettivamente:
- R - La resistenza o la stabilità meccanica: riguarda come l’elemento conserva la sua resistenza meccanica in caso di incendio;
- E - Ermeticità: è il parametro che mostra l’attitudine dell’elemento a non lasciare passare e a non produrre fumo a contatto con le fiamme;
- I - Isolamento: determina la garanzia di isolamento termico dell’elemento. In particolare, indica la capacità di non diffusione del calore alle parti non colpite dall’incendio.
La sigla R.E.I. è solitamente seguita da un numero, che esprime i minuti di resistenza alle fiamme.
Cos’è la reazione al fuoco
La reazione al fuoco certifica il grado di partecipazione al fuoco dei materiali utilizzati in edilizia.
Il grado di partecipazione è determinato da una scala che va da A a F. La classe A è il livello massimo, in essa rientrano i materiali maggiormente performanti.
Con la reazione al fuoco si certificano altresì ulteriori parametri, quali:
- Velocità di propagazione delle fiamme;
- Fumosità;
- Gocciolamento;
- Rilascio di sostanze tossiche.
Specificati gli aspetti relativi alle certificazioni di reazione al fuoco, scopriamo quali sono le soluzioni proposte a riguardo da Isopan.
Pannelli Isopan e certificazione Bs1d0
I pannelli Isopan assicurano ottime prestazioni anche con riguardo alla resistenza al fuoco.
Questo per merito delle componenti chimiche dell’espanso, che permettono al pannello sandwich di assicurare ottime reazioni al fuoco e, conseguentemente, di ridurre la propagazione delle fiamme.
Gli standard qualitativi garantiti dai pannelli Isopan sono tali da permettere l’ottenimento della certificazione Bs1d0. Quest’ultima riguarda i pannelli isolanti utilizzati principalmente per coperture, pareti e controsoffitti.
Inoltre, i pannelli Isopan si caratterizzano anche per l’utilizzo della tecnologia Leaf, una soluzione ampiamente efficace in termini di risparmi energetici e di sostenibilità ambientale e che incrementa le capacità ignifughe dei pannelli.
Leaf, la tecnologia dei pannelli Isopan
Oltre che per resistenza al fuoco, isolamento termico e acustico , i pannelli Isopan sono studiati anche per offrire garanzie di ecosostenibilità.
Questo grazie all’impiego della tecnologia Leaf, che assicura riduzione dei consumi energetici con conseguenti benefici sull’ambiente.
Leaf rende i pannelli sandwich di Isopan un’avanguardia nel campo dell’isolamento termico. Questo grazie alla schiuma poliuretanica, che garantisce dispersioni termiche inferiori del 20% rispetto agli altri pannelli di medesimo spessore presenti sul mercato.
Restando però in tema di resistenza al fuoco, c’è da dire che anche in questo ambito, Leaf, mostra di essere una tecnologia efficace.
Tale innovazione tecnologica permette ai pannelli sandwich di garantire ottimi standard di comportamento in caso di incendio, riconosciuti dall’ottenimento della certificazione Bs1d0, massimo attestato europeo in tema di reazione al fuoco della schiuma PIR.
Isopan fornisce pannelli sandwich adatti per tutte le caratteristiche di progetto, siano esse riguardanti edifici che celle frigo utilizzate nella GDO.
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