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Autoconsumo a distanza per gli impianti fotovoltaici

Efficientamento Energetico

Novità TIAD e autoconsumo a distanza per il fotovoltaico

13 apr, 2023

Autoconsumo a Distanza, per gli impianti fotovoltaici

Con l’entrata in vigore del Testo Integrato Autoconsumo Diffuso (TIAD) le aziende hanno la possibilità di consumare energia fotovoltaica prodotta da un loro impianto non in loco.

Il nuovo sistema permette di valorizzare l’energia auto consumata e prevede un incentivo per la quota di autoconsumo proveniente da fonte rinnovabile, come un impianto fotovoltaico, purché esso sia nelle disponibilità dell’utente finale e sia collocato sotto la stessa cabina primaria. 

Il decreto semplifica la definizione di Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (SSPC) e di Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC), come anche pone una chiara demarcazione alla definizione di Comunità Energetica (CER).

Il punto focale del decreto, tuttavia, è la costruzione e differenziazione di due nuovi assetti che queste figure possono richiedere: per la condivisione di energia e l’autoconsumo di energia tra le parti coinvolte.

Questo, sarà fatto attraverso il modello regolatorio virtuale: lo strumento del GSE che permetterà agli utenti assoggettati come SSPC, SDC o CER, di registrarsi e accedere così a guadagni e incentivi sulla base dell’energia auto consumata.

Attraverso il nuovo modello regolatorio virtuale, l’autoconsumatore che avrà provveduto a registrare i propri impianti di produzione e consumo dell’energia verrà rimborsato mensilmente dal GSE di parte degli oneri di sistema e una quota di incentivo, che verrà definita con l’uscita del decreto assoggettato al Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica.

 

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CER e le nuove definizioni di Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (SSPC) e Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC)

La prima novità entrata in vigore con il TIAD è la semplificazione della definizione di Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (SSPC) e Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC). 

Per SSPC si intenderanno ora le “configurazioni riconducibili a un consumatore finale e un produttore, operanti con collegamento elettrico diretto o attraverso la rete di distribuzione e operanti sotto il medesimo punto di connessione”.

Questa definizione va quindi a raggruppare tutti i Sistemi Semplici di Produzione esistenti fino al 26/12/2021, quali: 

  • Sistemi in regime di scambio sul posto (SSP-A e SSP-B);
  • Altri Sistemi di Auto Produzione (ASAP);
  • Sistemi Efficienti di Utenza (SEU);
  • Altri Sistemi Efficienti di Utenza (SEESEU);
  • Altri Sistemi Esistenti (ASE).

Possono essere definiti come SSPC tutti quei soggetti in cui la linea elettrica collega una o più unità di produzione gestite da medesima persona fisica o giuridica o da persone giuridiche diverse, purché tutte appartenenti allo stesso gruppo di imprese. 

Il TIAD richiede che i diversi siti risultino nella piena disponibilità di uno o più soggetti del SSPC, cioè con diritto di proprietà o altri titoli equivalenti, oppure siano stati stipulati con diritto di servitù, quindi attraverso una concessione per l’occupazione del suolo pubblico. 

I Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC) sono definiti come “reti di distribuzione di energia elettrica in contesti industriali o commerciali o di servizi (porti, stazioni ferroviarie, aeroporti, centri direzionali, etc.). 

Sono gestiti da soggetti che operano come distributori di energia elettrica, pur con alcune semplificazioni previste dalla normativa vigente, con l’obbligo di connettere le sole utenze connettibili e i relativi utenti terzi connettibili.

Infine, nel decreto è presente anche la figura delle CER, soggetto giuridico senza scopo di lucro i cui membri sono clienti finali e/o produttori nel rispetto delle definizioni; titolari di punti di connessione ubicati nella stessa zona di mercato. 

Per questi soggetti sono state definite configurazioni per l’energia elettrica condivisa e autoconsumata, di cui particolarmente interessanti e vantaggiosi lato costi/benefici risultano essere i casi delle CER e dei autoconsumatori a distanza utilizzanti la rete di distribuzione. 

Configurazioni per la valorizzazione dell’autoconsumo

Dai decreti d. lgs. 199/21 e 210/21, dove trova applicazione il TIAD, sono state definite nuove configurazioni per l’autoconsumo diffuso.

Di queste, due tipologie risultano particolarmente interessanti:

  1. Autoconsumatore individuale di energia rinnovabile a distanza, che utilizza la rete di distribuzione;
  2. Comunità Energetiche (CER). 

Per questi soggetti, l’energia può essere condivisa o auto consumata. Riportiamo le due casistiche come comunicato dall’ARERA nella conferenza dei servizi tenutasi lo scorso mese.

Classi

Tipologie

Energia condivisa

Energia autoconsumata

Energia incentivata

Definizione

Valorizzazione dell’energia condivisa

Definizione

Valorizzazione dell’energia utoconsumata

Definizione

Incentivo

Autoconsumatori individuali a distanza

Autoconsumatore individuale di energia rinnovabile «a distanza» che utilizza la rete di distribuzione

Minimo, per ogni ora, tra l’energia immessa dagli impianti e l’energia prelevata dal cliente finale

Libera, utilizzando le possibilità consentite dal libero mercato. All’energia elettrica condivisa non si applica il cap di prezzo.

Eacv = parte dell’energia elettrica condivisa calcolata con riferimento alle sole unità di consumo e impianti di produzione ubicati nell’area sottesa alla medesima cabina primaria

Tiene conto di una approssimazione dei costi di rete evitati per l’effetto dell’autoconsumo (restituzione per Aecv della parte variabile della tariffa di trasmissione BT)

Parte dell’energia elettrica autoconsumata prodotta da impianti nuovi di potenza fino a 1 MW

In corso di definizione

Comunità energetica

Comunità energetica rinnovabile

Minimo, per ogni ora, tra l’energia immessa dagli impianti e l’energia prelevata dai clienti che fanno parte della comunità energetica

Libera, utilizzando le possibilità consentite dal libero mercato. All’energia elettrica condivisa non si applica il cap di prezzo.

Eacv = parte dell’energia elettrica condivisa calcolata con riferimento alle sole unità di consumo e impianti di produzione ubicati nell’area sottesa alla medesima cabina primaria.

Tiene conto di una approssimazione dei costi di rete evitati per l’effetto dell’autoconsumo (restituzione per Aecv della parte variabile della tariffa di trasmissione BT)

Parte dell’energia elettrica autoconsumata prodotta da impianti nuovi di potenza fino a 1 MW

In corso di definizione

Fonte: ARERA

Vantaggi del nuovo modello regolatorio virtuale

Il sistema regolatorio calibrato dalla configurazione del TIAD permetterà a ogni soggetto partecipante di valorizzare maggiormente il proprio autoconsumo ricavando, una serie di vantaggi trasversali. 

L’imprenditore, sempre più attento ai temi ambientali, di transizione energetica e che ha impianti collocati su differenti stabilimenti, potrà così calibrare i consumi su base settimanale e giornaliera e sfruttare a pieno l’energia prodotta dai propri impianti fotovoltaici, compensando le emissioni di CO2 e guadagnando sull’energia prodotta

Oltre che alla percezione degli incentivi e all’ulteriore risparmio energetico conseguente, per il titolare dell’azienda dotato di sistemi di misurazione del proprio autoconsumo, sarà possibile compiere scelte aziendali per andare a incrementare la quota di autoconsumo, non più tenendo conto del singolo stabilimento, in cui i consumi possono non corrispondere al picco di produzione giornaliera, ma anche degli altri stabilimenti iscritti al modello regolatorio virtuale. 

Normativa e Next Steps

Operativamente parlando, una prima versione delle aree sottendenti la stessa cabina primaria è stata pubblicata dalle imprese distributrici il 28 febbraio 2023.

Tuttavia, a partire dal 1° ottobre 2023, le aree saranno pubblicate dal GSE e aggiornate con frequenza biennale dalle imprese distributrici competenti. 

Gli incentivi sono ancora in fase di definizione da parte del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Motivo per il quale, il TIAD sarà applicato all’entrata in vigore del decreto recante gli incentivi. 

Essi potrebbero non spettare a tutti gli impianti di distribuzione o variare in base all’entrata in esercizio dell’impianto, taglia e al tipo di fonte rinnovabile. 

Le autorità assicurano la situazione verrà sbloccata in tempi brevi, per cui già a partire dai prossimi mesi potranno essere percepiti gli incentivi ed eventuali conguagli derivanti dal maggiore autoconsumo. 

Con l’implementazione del modello regolatorio virtuale, l’utilizzo di multimetri e software specializzati all’efficientamento energetico diventeranno un prodotto sinergico da avere con l’impianto fotovoltaico, capace di rendicontare i propri consumi e averne il controllo. 

Manni Energy offre il servizio di registrazione su modello virtuale dei soggetti interessati, siano essi SSPC, SDC o CER e segue il cliente nella analisi e controllo dei propri consumi energetici, grazie anche al sistema MEVision per il controllo dei consumi.

 

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Scritto da

Luca Tosi
Luca Tosi

Luca Tosi è Responsabile dell'Ufficio Commerciale, sviluppa le strategie commerciali di Manni Energy promuovendo processi virtuosi di transizione energetica rivolti alla soddisfazione del cliente.

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