ARTICOLI

Normative e standard sull'isolamento termico nella logistica del freddo

Catena del freddo

Normative e standard sull'isolamento termico nella logistica del freddo

La catena logistica del freddo è un sistema integrato di processi, tecnologie e infrastrutture progettato per garantire la conservazione e il trasporto di prodotti sensibili alla temperatura, come alimenti, farmaci e materiali biologici. Questo sistema preserva la qualità e la sicurezza dei prodotti mantenendoli entro specifici intervalli termici, dalla produzione fino al consumo finale. L’isolamento termico, riducendo le dispersioni termiche, è fondamentale al fine di preservare la qualità e la sicurezza dei prodotti, minimizzando i rischi di deterioramento e sprechi. A livello nazionale e internazionale apposite normative definiscono stringenti requisiti per veicoli isotermici e dispositivi di controllo della temperatura, assicurando la conformità degli operatori. Questi standard, affiancati da certificazioni specifiche, sono essenziali per proteggere la salute pubblica e garantire la sostenibilità della logistica del freddo.

Contesto normativo italiano ed europeo

Il contesto normativo si compone di numerose norme che, a livello nazionale ed europeo, puntano a definire standard rigorosi per disciplinare tutti gli aspetti coinvolti nella gestione della catena del freddo quali ad esempio:

  • controllo delle temperature degli elementi;
  • metodologia di analisi per il controllo della temperatura;
  • dotazioni tecnologiche dei mezzi di trasporto impiegati;
  • caratteristiche tecniche delle celle frigorifere;
  • specifiche dei materiali isolanti.

L’insieme delle normative garantisce che le strutture destinate alla logistica del freddo rispettino criteri stringenti di efficienza energetica, sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale.

Normative nazionali e internazionali

Come illustrato di seguito, l’impianto normativo che regola la catena del freddo è ampio e complesso, con normative nazionali, internazionali, linee guida e standard, ognuno dei quali relativo ad uno specifico aspetto dell’intera logistica. Tutto ciò consente infatti di gestire in maniera efficiente e sostenibile la catena del freddo, dando inoltre indicazioni fondamentali per la progettazione e la costruzione delle strutture e dei veicoli destinati alla logistica.

Per quanto concerne gli alimenti, con particolare riguardo ai surgelati, la norma specifica di riferimento in Italia è il Decreto Legislativo n. 110/1992, il quale definisce cosa si intende per alimenti surgelati e la temperatura da mantenere ininterrottamente (nello specifico, -18° C).

Nato negli Stati Uniti negli anni 60 per monitorare e gestire i beni alimentari per missioni spaziali della NASA, il protocollo HACCP è stato introdotto in Europa tramite i regolamenti comunitari e successivamente recepito in Italia. Le precedenti normative sono state superate e sostituite dal Regolamento 852/2004, il quale definisce le norme di igiene per i prodotti alimentari, e dal Decreto Legislativo n. 193/2007 che, oltre a recepire quanto riportato nel Regolamento 852/2004, introduce ulteriori misure di gestione e prevenzione, quali:

  • monitoraggio e registrazione delle temperature durante tutte le fasi della catena del freddo;
  • definire temperature specifiche per ogni categoria di prodotto
  • utilizzare attrezzature idonee per la refrigerazione e il trasporto;
  • formazione del personale.

E’ importante citare il Codex Alimentarius, sviluppato a partire dal 1963 da una Commissione istituita nel 1963 dall’OMS e dalla FAO. Si tratta di uno standard internazionale composto da “best practices” che si pongono l’obiettivo di regolare le pratiche nel commercio mondiale assicurando la salute del consumatore finale. Seppur essendo esclusivamente delle linee guida, e quindi con applicazione su base volontaria da parte degli Stati Membri, sono utilizzate come riferimento per la legislazione sanitaria dei Paesi.

Esistono inoltre normative specifiche sui temi tecnici. A livello internazionale è la normativa ATP a disciplinare il delicato tema del trasporto degli alimenti sui mezzi frigoriferi, sia su gomma che su ferro. Al fine di salvaguardare la conservazione degli alimenti e garantire la loro sicurezza, l’Accord Transport Perissable (trasporto alimenti freschi), è stato sottoscritto a Ginevra nel 1970 da paesi europei ed extraeuropei e dà precise condizioni in merito a:

  • tipologia di veicoli da impiegare per il trasporto;
  • definizione degli alimenti deperibili e le relative temperature per il loro trasporto in sicurezza;
  • costruzione degli allestimenti isotermici e il loro utilizzo da parte degli operatori;
  • durata del trasporto.

La norma EN 12830, in vigore dal 2001, e la EN 13486, in vigore dal 2003, invece riguardano i registratori di temperatura dell'aria impiegati nei mezzi di trasporto, nella conservazione e nella distribuzione di alimenti, definendo le specifiche tecniche e funzionali dei registratori (EN 12830) e i procedimenti di verifica (EN 13486).

Classificazione dei materiali isolanti

L’isolamento termico riveste un ruolo di primaria importanza, essendo l’elemento che garantisce la conservazione alla temperatura corretta di quanto viene trasportato, in modo da non interrompere la catena del freddo e garantire la qualità dei prodotti.

I materiali isolanti utilizzati vengono classificati in base alle loro specifiche tecniche quali la conducibilità termica, la resistenza all'umidità e la durabilità. La scelta del materiale dipende dal tipo di applicazione, dal livello di isolamento richiesto e dai vincoli economici ed ecologici, e tra i materiali più comuni troviamo:

  • Poliuretano espanso rigido: È uno degli isolanti più comuni, grazie alla sua bassa conducibilità termica e all'elevata resistenza meccanica. Viene usato per pannelli, contenitori isotermici e rivestimenti di veicoli refrigerati.
  • Polistirene espanso (EPS): Leggero, economico e con buone proprietà isolanti, è ampiamente usato per imballaggi e box termici, sebbene sia meno performante del PUR in termini di isolamento.
  • Polistirene estruso (XPS): Simile all'EPS ma con una struttura più densa, offre migliori prestazioni isolanti e maggiore resistenza all'umidità, ideale per applicazioni con esposizione a condizioni ambientali difficili.

Descrizione dei materiali isolanti nella logistica del freddo

I materiali isolanti impiegati nella logistica del freddo, per rispettare il complesso sistema normativo che regola il settore e per garantire le prestazioni richieste, devono essere dotati di caratteristiche specifiche che ne garantiscano una elevata performance dal punto di vista tecnico, una grande durabilità e, soprattutto, vista la sempre maggior importanza del tema, essere sostenibili a livello ambientale tramite l’impiego di materiali specifici.

Isopan, nella continua ricerca di prodotti altamente performanti e sostenibili, ha sviluppato il pannello Isopan Isofrozen. Si tratta di un pannello termoisolante progettato specificatamente per soddisfare le esigenze delle celle frigorifere e delle strutture logistiche del freddo: è infatti in grado di offrire un'eccellente capacità isolante anche a temperature estreme, garantendo stabilità dimensionale, resistenza all'umidità e un'efficace protezione contro la dispersione termica.

La tecnologia Leaf di Isopan rappresenta un ulteriore passo avanti nell'innovazione sostenibile. Sviluppata per migliorare l'efficienza energetica, questa tecnologia integra materiali ecocompatibili che riducono l'impatto ambientale, mantenendo elevate prestazioni termiche. Leaf contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 durante l'intero ciclo di vita del prodotto, rendendo le soluzioni isolanti non solo efficienti ma anche responsabili dal punto di vista ambientale.

Requisiti tecnici dei pannelli termici

I pannelli termici destinati alla logistica del freddo devono soddisfare criteri stringenti per garantire il mantenimento delle temperature controllate, l'efficienza energetica e la sostenibilità ambientale. Tra i principali requisiti tecnici troviamo:

  • Conducibilità termica: indica la capacità del materiale di condurre il calore.
  • Resistenza termica: indica la capacità del materiale di opporsi al passaggio del calore, direttamente dipendente dalla valore di conducibilità termica e dallo spessore del pannello.
  • Resistenza al passaggio del vapore: la capacità di evitare perdite di calore e la formazione di condensa interna è essenziale per mantenere un ambiente stabile e prevenire danni strutturali.
  • Resistenza meccanica e durabilità: i pannelli devono resistere a sollecitazioni fisiche, carichi e urti, garantendo una lunga vita operativa senza deformazioni o riduzione delle prestazioni.
  • Stabilità dimensionale: il materiale isolante deve mantenere le proprie dimensioni e caratteristiche anche in condizioni di temperature estreme e cicli di congelamento e scongelamento.
  • Compatibilità ambientale: l'uso di materiali riciclabili, atossici e a basso impatto ambientale contribuisce a una gestione sostenibile delle risorse e alla riduzione delle emissioni di gas serra.
  • Resistenza al fuoco: i pannelli, a seconda di dove vengono installati, devono essere dotati di una resistenza al fuoco, definita da normative stringenti, per garantire l’esodo degli utenti in sicurezza in caso di incendio.

Questi requisiti sono alla base della progettazione di pannelli isolanti come quelli della gamma Isofrozen di Isopan, progettati per offrire elevate prestazioni termiche e durabilità in ambienti critici.

Certificazioni e conformità

La conformità normativa è garantita attraverso certificazioni come:

  • Certificazione CE: per la conformità ai regolamenti europei.
  • Certificazioni ISO: per qualità, gestione ambientale e sicurezza.
  • Criteri Ambientali Minimi: per le caratteristiche ambientali dei prodotti.

Le procedure di test comprendono verifiche tecniche volte a garantire che i materiali isolanti rispettino le normative vigenti. Tra queste vi sono l'analisi delle prestazioni termiche, che misura la capacità del materiale di opporsi al passaggio del calore in diverse condizioni ambientali. La resistenza strutturale viene testata attraverso prove di compressione, flessione e impatto, per valutare la capacità del materiale di mantenere l'integrità anche sotto carichi significativi.

Le prove di durabilità includono test di resistenza all'umidità, all'invecchiamento accelerato e alla corrosione per simulare l'usura nel tempo. Ulteriori verifiche possono comprendere test di stabilità dimensionale in condizioni di temperature estreme e cicli ripetuti di congelamento e scongelamento. Infine, i materiali destinati ad applicazioni critiche possono essere sottoposti a prove di resistenza al fuoco e di emissioni di composti organici volatili (VOC), per garantire sicurezza e sostenibilità ambientale.

In sintesi, il rispetto delle normative e l'uso di materiali isolanti certificati come Isofrozen di Isopan rappresentano un valore aggiunto per le aziende che operano nella logistica del freddo, garantendo prestazioni ottimali e sostenibilità ambientale.

Scritto da

Marta Lupi - R & D Engineer
Marta Lupi - R & D Engineer

Marta Lupi, ingegnere dei materiali e R&D Project Manager di Isopan, si occupa di progetti di ricerca volti ad individuare nuove soluzioni di prodotto e processo. Lavora a stretto contatto con Università, centri di ricerca e partner strategici per l’innovazione.

Vai alla scheda dell'autore

Iscriviti alla newsletter

Lascia i tuoi dati per restare aggiornato sui prodotti, i servizi e le attività di Manni Group