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Le principali certificazioni per pannelli sandwich

Pannelli certificati

Le principali certificazioni per pannelli sandwich

19 dic, 2023

I pannelli sandwich in poliuretano e lana di roccia sono sottoposti periodicamente ad intensi test mirati a valutarne le prestazioni sotto diversi aspetti: 

  • Efficacia in termini di prevenzione degli incendi
  • Basso impatto ambientale
  • Resistenza agli agenti atmosferici
 

Resistenza e reazione al fuoco 

I pannelli sandwich devono essere testati rispetto al grado di reazione e al grado di resistenza al fuoco. 

Per reazione al fuoco intendiamo la riduzione delle possibilità di innescare un incendio, determinata dal materiale di cui è composto il pannello sandwich;

Per resistenza al fuoco, invece, si intende a capacità di limitare il propagarsi di un incendio fermandolo o riducendone la portata quando incontra un pannello;

Questo tipo di certificazioni, in particolare la certificazione di reazione al fuoco, assicurano l’idoneità degli stabilimenti a tutti i requisiti di legge richiesti in tema di prevenzione dagli incendi.

La certificazione di reazione al fuoco riguarda:

  • Edifici a uso pubblico, quali ospedali, alberghi e autorimesse di grandi dimensioni;
  • Edifici a uso abitativo, nel caso in cui superino determinate dimensioni (generalmente la certificazione è richiesta qualora lo stabile sia più alto di 30 metri);
  • Materiali utilizzati nella costruzione, che devono assicurare adeguati comportamenti al fuoco.

Per quanto riguarda i pannelli cosiddetti sandwich, sono proprio le componenti chimiche dell’espanso che vengono testate contro gli incendi per ridurre la propagazione delle fiamme.

Gli standard qualitativi garantiti dai pannelli Isopan sono tali da permettere l’ottenimento della certificazione Bs1d0 e Bs2d0, in particolare per i pannelli isolanti utilizzati principalmente per coperture, pareti e controsoffitti. 

In generale, tutti i molti prodotti della gamma Isopan offrono elevati gradi di protezione dal fuoco certificati da procedure in linea con le normative vigenti EN 13501-1, EN 13501-2 ed EN 13501-5

Le certificazioni di produzione, impatto ambientale e ciclo di vita dei pannelli sandwich

La scelta di materiali a basso impatto ambientale è alla base delle nuove costruzioni. Il mondo dell’edilizia, in particolare l’edilizia cosiddetta offsite, si sta adeguando ai cambiamenti che le urgenze ambientali stanno imponendo, a partire dalla produzione di pannelli che abbiano un ciclo di vita durevole. Per ottenere pannelli duraturi occorre produrre con alti standard qualitativi, ricercando fin dall’inizio della produzione e dalla scelta dei materiali che siano in linea con il rispetto per l’ecosistema. 

Una progettazione che si ponga domande basilari come: quali elementi contiene un pannello sandwich? Quanto impatta produrlo? Come viene smaltito alla fine del suo ciclo vitale?

In questo vengono in aiuto i processi di certificazione Declare, LEED e BREAM (che valutano l’insieme dell’edificio attraverso i materiali da costruzione utilizzati).

L’etichetta Declare raccoglie tutte le informazioni essenziali sui componenti presenti nei materiali edilizi in commercio: tutti i dati sono raccolti in un database costantemente aggiornato, in cui vengono segnalati tutti gli elementi dannosi per l’ambiente.


BREEAM e LEED sono due importanti certificazioni volontarie che si avvalgono di protocolli riconosciuti in tutto il mondo come punto di riferimento per la valutazione dell’impatto ambientale di un edificio.

Parametri della certificazione LEED e BREAM

La certificazione LEED valuta la costruzione complessivamente sulla base di 8 parametri

  • trasporto e ubicazione
  • sostenibilità del sito
  • efficienza risorse idriche
  • energia e atmosfera
  • materiali da costruzione e risorse
  • qualità degli ambienti interni
  • innovazione
  • priorità regionale

A ciascun criterio vengono attribuiti dei punti, la cui somma (minimo 40, massimo 110) costituisce 4 livelli di certificazione: base, oro, argento e platino.

La certificazione BREAM valuta la sostenibilità degli edifici e il benessere delle persone che ci vivono. Questa valutazione avviene in base a 10 criteri:

  • gestione
  • salute e benessere
  • energia
  • trasporti
  • acqua
  • materiali
  • gestione dei rifiuti
  • uso del suolo ed ecologia
  • inquinamento
  • innovazione

A ciascuna categoria si attribuirà un punteggio, la cui somma (rating minimo del 10% e massimo del 100%) costituisce 6 livelli di certificazione: Accettabile, Pass, Buono, Molto buono, Eccellente, Eccezionale.

FM Approvals, la certificazione volontaria per la sicurezza

Fornire un prodotto resistente nel tempo è una delle priorità dell’intero processo produttivo, soprattutto in tempi dove l’efficienza ambientale è 

La certificazione FM Approvals mette a dura prova sia i pannelli sandwich in poliuretano, sia quelli in lana minerale, proponendo una serie di test a dir poco estremi. Essi decretano la resistenza dei rivestimenti a:

  • Fuoco
  • Grandine
  • Vento ed uragani

Ai test meramente “fisici”, FM Approvals aggiunge anche un programma di audit che valuta l’intero processo produttivo, in modo che questo risulti impeccabile in ogni singolo passaggio: dalla scelta dei materiali, alla produzione in fabbrica.

Questo programma si svolge sia in fase di richiesta della certificazione, sia negli anni successivi per la riconferma della stessa.

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Scritto da

Marta Lupi - R & D Engineer
Marta Lupi - R & D Engineer

Marta Lupi, ingegnere dei materiali e R&D Project Manager di Isopan, si occupa di progetti di ricerca volti ad individuare nuove soluzioni di prodotto e processo. Lavora a stretto contatto con Università, centri di ricerca e partner strategici per l’innovazione.

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