Quando parliamo di costruzione a secco, intendiamo un sistema costruttivo che appunto si contrappone a quello “a umido”, ovvero la tecnica tradizionale che impiega leganti come cementi e ovviamente utilizza l’acqua.
Quando si parla di costruzione stratificata a secco, con il termine stratificata ci si riferisce a una pratica di “composizione tecnologica” che implica una composizione o giustapposizione delle componenti, fino a formare un pacchetto tecnologico che corrisponde a un pacchetto prestazionale.
Sebbene oggi se ne parli classificandola come innovazione nel mondo dell’Edilizia Off Site, in realtà le costruzioni a secco hanno un’origine molto antica.
Le prime palafitte erette dagli esseri umani furono proprio costruite con la tecnica della costruzione a secco. Si costruiva con ciò che si aveva a disposizione all’epoca, ma anche dopo.
I materiali con i quali si potevano realizzare costruzioni erano la pietra e il legno e, solo diversi anni dopo anche il ferro è diventato un elemento costruttivo.
Infatti possiamo parlare di artigianalità rispetto alle prime costruzioni a secco realizzate.
Dalla comparsa del ferro in poi si è iniziato a pensare all’assemblaggio a secco su procedimenti industrializzati.
Esempi di costruzioni a secco che resteranno sicuramente impresse nella storia, sono:
- La Porta dei Leoni, l'entrata monumentale della rocca di Micene, in Argolide;
- Il Partenone ad Atene, lodato come la migliore realizzazione dell'architettura greca classica;
- I Muragghi situati nel paesaggio degli Iblei nella Sicilia Orientale.
Solo per citare tre esempi particolarmente noti.
In generale il muro a secco è considerato il primo esempio di manufatto, antico probabilmente quanto la stessa esistenza del genere umano.
Non esiste cultura nel pianeta che non abbia questa come testimonianza dell’inizio della nostra civiltà, dai nuraghi della Sardegna alle architetture degli antichi greci e dei romani, fino agli altari costruiti dagli ebrei e raccontati nelle pagine della Bibbia.
Evoluzioni delle costruzioni a secco: quali sono oggi gli obiettivi?
L’evoluzione delle esigenze di vita del genere umano soprattutto, ha portato ovviamente all’affinarsi della tecnica della costruzione a secco.
Anticamente, le caratteristiche degli archetipi costruttivi a secco erano:
- Uso di materiali disponibili nel luogo, il che portava, infatti, il più delle volte alla costruzione di edifici monomaterici ovvero costruiti con un solo tipo di materiale appunto. Le costruzioni di un tempo sono però anche la testimonianza di un secolo e delle sue tradizioni, anche perché si utilizzava ciò che si aveva a disposizioni localmente;
- Uso di tecniche costruttive alquanto semplici: c’era un solo strato e svolgeva più funzioni;
- Capacità di elaborare connessioni molto ricercate, intagli particolari e incastri e sagomature uniche nel loro genere;
- Strutture iperstatiche, ovvero costruzioni con vincoli sovrabbondanti ai fini dell'equilibrio statico.
Nell’era preindustriale, le costruzioni a secco erano ovviamente già differenti rispetto alle primissime mai realizzate, ma questo fu dovuto anche alla scoperta dei materiali che facevano da collante.
Allora, come anche oggi, l’obiettivo era fare un buon uso delle risorse che l’ambiente circostante metteva a disposizione. Oggi, la preoccupazione principale è legata al risparmio energetico nella fase costruttiva dell’edificio, nonché all’ottimizzazione della produzione.
Si spera, sempre di più, di prediligere questa tecnica costruttiva in vista di un’evoluzione dell’edilizia, più propensa a realizzare edifici a basso impatto ambientale.
Lo scopo degli edifici realizzati con i sistemi costruttivi a secco è di fare in modo che durino nel tempo e che vadano incontro alle esigenze di maggiore produttività e ottimizzazione della stessa. Gli edifici che vengono costruiti con questa tecnica con il passare del tempo e il cambiamento delle esigenze, possono essere trasformati, modificati ed evolvere con la necessità di chi ne usufruisce.
Quindi, possiamo dire che le costruzioni a secco rappresentano una scelta che fonda le sue basi su “esperimenti” già molto ben riusciti nel settore edile.
Quali sono le caratteristiche che rendono vincente la costruzione stratificata a secco?
- Flessibilità d’uso
- Velocità di realizzazione
- Sicurezza
- Sostenibilità ambientale
Il mondo delle costruzioni a secco ha poi subito un'importante evoluzione con la tecnica del Balloon Frame - sistema costruttivo in legno caratterizzato dalla leggerezza, da cui il nome.
La differenza tra la tecnica originaria e quella che è stata introdotta da Manni Group, è la variazione dell’acciaio. La tecnica costruttiva però è rimasta la stessa, soltanto che il materiale utilizzato per questo prodotto è l’acciaio.
Sistemi di Costruzioni a secco: struttura in acciaio
La tecnica delle costruzioni a secco amplia la sua possibilità di azione anche con altri materiali e, da qui, infatti, andiamo a fare un piccolo focus sui sistemi di costruzioni a secco in acciaio. Chiaramente, oltre queste tipologie ce ne sono altre, come quelle in legno, in cemento o soluzioni ibride.
Costruzioni a secco in acciaio.
Le costruzioni a secco costituiscono sistemi integrati di componenti, sia strutturali che complementari prelavorati.
Nel momento in cui i componenti edilizi vengono realizzati, sono poi portati direttamente in cantiere e semplicemente preassemblati in officina. L’obiettivo di questa fase è ovviamente garantire tutti i controlli, i collaudi e gli standard qualitativi di assoluta affidabilità.
Gli edifici costruiti con i sistemi di costruzioni a secco in acciaio, garantiscono anche una maggiore salubrità degli stessi, in quanto l’acciaio non è un conduttore di umidità e preserva, quindi, l’edificio da quest’ultima.
Oggi le costruzioni a secco, rappresentano non più soltanto una scelta, ma anche un’esigenza dell’edilizia. L’obiettivo è riuscire a realizzare processi costruttivi ancora più precisi, riducendo i tempi di lavoro e aumentando efficienza e durata degli edifici.
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