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Qual è il migliore isolante acustico? Guida alla scelta

Isolamento acustico

Isolanti acustici: materiali fonoisolanti e fonoassorbenti

L’inquinamento acustico è un fattore che incide in modo determinante sul benessere ambientale.

Creare un luogo confortevole anche dal punto di vista acustico è possibile, intervenendo con gli accorgimenti più idonei alla singola situazione e, soprattutto, scegliendo i materiali con le prestazioni migliori.

 

Isolamento acustico

Per isolare acusticamente un ambiente, diventa cruciale implementare una adeguata fase di progettazione, che deve tenere in considerazione le possibili fonti di rumore e mettere in campo le soluzioni adatte a limitarle, contrastando la diffusione dell’energia acustica.

Gli interventi sono efficaci solo se i materiali isolanti utilizzati sono di buona qualità e la costruzione viene eseguita con le dovute accortezze. Questo tipo di lavori, se eseguito in una fase successiva, diventa più oneroso e spesso meno incisivo.  

La realizzazione di un buon sistema di isolamento acustico comporta spesso un vantaggio secondario: migliorare anche l’isolamento termico dell’ambiente. Questo è possibile perché ci sono materiali coibenti che assolvono egregiamente entrambe le necessità. Tra i materiali più utilizzati in questa doppia veste ci sono i materiali plastici e le lane minerali.

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Materiali fonoassorbenti

I materiali fonoassorbenti vengono utilizzati con l’obiettivo di ridurre le riflessioni delle onde sonore e migliorare la qualità acustica di un ambiente, riducendo l’effetto eco.

L’assorbimento delle onde sonore può avvenire in tre modi differenti: assorbimento per porosità, per risonanza di membrana, per risonanza di cavità.

I materiali porosi, che assorbono le onde sonore, le trasformano in energia cinetica. In questo caso, la capacità fonoassorbente è correlata alla densità e allo spessore dei materiali stessi.

Esistono due tipologie di fonoassorbenti: fibrosi e porosi a celle aperte. I materiali con struttura a celle chiuse, come per esempio i polimerici espansi, pur condividendo alcune caratteristiche con i materiali a celle aperte, hanno proprietà fonoassorbenti inferiori.

 

Fonoassorbenti fibrosi

La natura offre uno dei migliori materiali fonoassorbenti: il sughero. I costi elevati consentono di adottarlo solo in alcuni casi. In edilizia invece, ben più frequente è il ricorso alle fibre minerali.

Le più utilizzate sono la lana di vetro e la lana di roccia. Oltre all’alto livello di efficienza dal punto di vista della riduzione del rumore, sono anche dei buoni isolanti termici. Inoltre, sono economicamente vantaggiosi, durevoli e riciclabili. Resistono all’umidità e alle muffe e sono ignifughi. Si comportano ottimamente nei confronti delle alte frequenze, dato che l’assorbimento acustico dei materiali porosi cresce con la frequenza e con lo spessore dei pannelli. 

Anche i tessuti per arredamento costituiscono un buon elemento fonoassorbente, ma devono avere uno spessore elevato ed essere drappeggiati per aumentare la superficie assorbente.

 

Fonoassorbenti a celle aperte

Tra i materiali fonoassorbenti a celle aperte,  risulta molto utilizzato il poliuretano espanso, un polimero sintetico usato in pannelli a vista o sotto forma di riempimento per intercapedini. 

Ci sono anche altre soluzioni adatte a essere insufflate nelle intercapedini, come la perlite espansa o a realizzare intonaci fonoassorbenti, come la vermiculite espansa.

 

Materiali fonoisolanti

I materiali fonoisolanti sono caratterizzati dalla possibilità di minimizzare la potenza sonora trasmessa. 

I materiali naturalmente più efficaci per l’isolamento acustico sono il piombo e la gomma, entrambi dotati di elevata densità. Dei due, solo la gomma, sia quella naturale che quella sintetica a base polimerica, viene ancora utilizzata con la funzione di fonoisolante. Oggi è una delle soluzioni più efficaci ed ‘economiche’ in rapporto ai benefici.  

Il potere fonoisolante ricade sotto la legge di massa, che afferma che all’aumentare della massa aumenta la capacità di isolamento acustico.

 

La soluzione migliore per l’isolamento acustico

Le strutture isolano acusticamente un ambiente in base a due principi: 

  • la legge di massa, tipica delle strutture monostrato, in cui più è elevata la massa e più la struttura è isolante;
  • il principio massa - molla - massa, che si trova nelle strutture composite, in cui sono alternati sottili strati massivi e altri di materiale elastico.

Quindi alla domanda, qual è il migliore isolante acustico? Bisogna distinguere tra le due necessità: assicurare una buona qualità del suono all’interno di un ambiente o garantire che il suono non si propaghi da un ambiente a un altro.

A seconda dell’esigenza specifica sarà possibile scegliere tra i materiali fonoassorbenti o fonoisolanti migliori.

Tuttavia, la soluzione più praticata per isolare un ambiente acusticamente è l’uso di pannelli che prevedano una combinazione dei due tipi di materiali. Questi pannelli realizzano il principio massa - molla - massa, con uno strato interno smorzante e due lamine esterne in materiale fonoimpedente.

Scegliere dei pannelli preaccoppiati permette di avere un sistema isolante completo anche se con un peso e uno spessore ridotti. I pannelli sandwich, così realizzati, vengono utilizzati per isolare acusticamente le componenti strutturali di un edificio: pareti, tetti, pavimenti e soffitti. Esistono anche dei pannelli che hanno caratteristiche tecniche, che li rendono idonei a sostituirsi agli elementi strutturali. 

Vuoi scoprire come vengono realizzati e applicati i pannelli fonoisolanti? Leggi il nostro contenuto per scoprirlo:

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Scritto da

Rocco Traini - Coordinamento Ufficio Tecnico
Rocco Traini - Coordinamento Ufficio Tecnico

Coordinatore dell’ufficio tecnico l’Ing. Rocco Traini supporta l’area commerciale per aiutare i clienti ad ottenere la miglior soluzione tecnologica. Con più di 10 anni di attività nel mondo Isopan è oggi un esperto del pannello sandwich e delle sue applicazioni.

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