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Comunità energetiche: le novità del 2024

Efficientamento Energetico

Comunità energetiche: le novità del 2024

6 mar, 2024

Con l’ok della Commissione Europea e la firma del ministro, il decreto sulle comunità energetiche ora è realtà e apre a opportunità importanti anche per la transizione energetica 

Per le comunità energetiche il 2024 può essere davvero l’anno della svolta, dopo l’approvazione da parte della Commissione Europea, è stato difatti reso noto il decreto di incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili . Potrà contribuire allo sviluppo di CER in tutta Italia? Le potenzialità ci sono, tanto che si stima la creazione di15 mila comunità energetiche rinnovabili. 

Non è un’utopia, ma una possibilità su cui crede anche la Commissione UE, che considera le CER uno degli elementi chiave per realizzare la transizione energetica dell’UE. La stessa Commissione stima che entro il 2050, metà dei cittadini europei potrebbe produrre fino alla metà dell’energia da fonti rinnovabili dell’UE.

Comunità energetiche: cosa prevede il decreto

A proposito del decreto sulle comunità energetiche, si è conclusa un’attesa che durava da più di un anno. Lo scorso novembre è giunto l’ok dall’UE e a dicembre il Ministro Fratin ha firmato e trasmesso alla Corte dei Conti il decreto di incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. 

Il provvedimento è costituito da due misure che puntano alla diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili sul territorio: un contributo a fondo perduto e una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa. La potenza finanziabile è pari a 5 GW complessivi, con un limite temporale a fine 2027.

Il decreto reca disposizioni per l’erogazione di contributi in conto capitale fino al 40% dei costi ammissibili per lo sviluppo delle CER e delle configurazioni di autoconsumo collettivo nei comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti attraverso la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, anche abbinati a sistemi di accumulo di energia. 

Il costo di investimento massimo non potrà superare: 

  • 1.500 €/kW per impianti fino a 20 kW
  • 1.200 €/kW per impianti di potenza superiore ai 20 kW e fino a 200 kW
  • 1.100 €/kW per impianti di potenza superiore ai 200 kW e fino a 600 kW
  • 1.050 €/kW per impianti di potenza superiore ai 600 kW e fino a 1000 kW

È opportuno ricordare che i benefici previsti riguardano tutte le tecnologie rinnovabili: fotovoltaico, certo, ma anche eolico, idroelettrico e biomasse. 

I destinatari del provvedimento

I destinatari del provvedimento sono i cittadini e i gruppi di cittadini, i condomìni, le piccole e medie imprese, gli enti locali, le cooperative, le associazioni e gli enti religiosi. 

La potenza dei singoli impianti non può superare 1 MW

Per le Comunità energetiche, il limite ora diventa più esteso rispetto a prima e corrisponde all’area coperta dalla stessa cabina primaria.

Il Ministero ricorda che:

“Passaggio iniziale per la realizzazione di una CER, dopo l’individuazione dell’area interessata alla costruzione dell’impianto e della cabina primaria, è l’atto costitutivo del sodalizio, che dovrà avere come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali.”

È possibile richiedere una verifica preliminare di ammissibilità dei progetti al GSE, che li esamina e ne dà comunicazione all’interessato entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta.

Le agevolazioni previste

Per quanto riguarda le agevolazioni, è previsto un incentivo in tariffa e un contributo a fondo perduto. Il primo è rivolto a tutto il territorio nazionale, dal piccolo comune alla città metropolitana e la potenza massima agevolabile è di 5 GW entro il 31 dicembre 2027. Il contributo a fondo perduto è rivolto, come detto, ai territori dei Comuni sotto i 5mila abitanti ed è cumulabile con l’incentivo in tariffa.

La Tariffa incentivante è fissa per 20 anni ed è riconosciuta sulla quota parte di energia elettrica condivisa. È composta da una parte fissa più una parte variabile, inoltre è prevista una maggiorazione tariffaria per gli impianti ubicati nelle Regioni del Centro (+4 euro al MWh) e Nord Italia (+10 €/MWh). 

L’incentivo varia a seconda della potenza: si va dai 60 €/MW per un impianto dalla potenza fino a 600 kW, ai 70 €/MW per impianti di potenza compresa tra 200 kW e 600 kW fino a 80 €/MWh per impianti di potenza inferiore ai 200 kW.

Comunità energetiche ci sono in Italia: numeri e previsioni 

Secondo le stime dell’Osservatorio Enea, in Italia sono attive circa 54 comunità di autoconsumo, 17 Comunità Energetiche Rinnovabili e 37 gruppi di autoconsumo collettivo, a cui se ne aggiungono quasi un centinaio che hanno fatto richiesta di riconoscimento. 

Anche l’ultimo Report Electricity Market 2023 dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano fornisce una fotografia sullo stato attuale: in Italia sono state individuate 85 realtà di autoconsumo collettivo, tra cui 61 gruppi di autoconsumo e 24 comunità di energia

RSE - Ricerca Sistema Energetico sta conducendo un lavoro di mappatura delle CER. Attualmente si contano 293 progetti di comunità energetiche mappati, in otto regioni su 21. Inoltre, si contano 513 manifestazioni di interesse in Lombardia, 311 richieste di finanziamento in Sicilia, 141 progetti presentati in Emilia Romagna.

CER e Pmi: l’importanza del giusto partner

Nei prossimi mesi vedremo l’effetto del decreto sullo sviluppo delle CER. 

Di certo, è un’opportunità aperta anche per le piccole e medie imprese. Per loro, in particolare, diventa essenziale contare su professionisti in grado di comprendere e partecipare a una comunità energetica. In questo caso è possibile affidarsi a realtà come Manni Energy, azienda specializzata nella realizzazione e gestione di impianti di energia rinnovabile che è in grado di accompagnare le aziende durante il processo di gestione di impianti fotovoltaici ed efficienza energetica. 

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Scritto da

Luca Tosi
Luca Tosi

Luca Tosi è Responsabile dell'Ufficio Commerciale, sviluppa le strategie commerciali di Manni Energy promuovendo processi virtuosi di transizione energetica rivolti alla soddisfazione del cliente.

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