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Conto Termico 3.0: opportunità, tecnologie e strategie integrate per imprese, PA e terziario

Efficientamento Energetico

Conto Termico 3.0: novità, incentivi e opportunità per imprese e PA

Il nuovo Conto Termico 3.0, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 settembre 2025 e in attesa delle Regole Applicative del GSE, rappresenta uno strumento centrale per accelerare la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano. Rispetto al CT 2.0, questa nuova versione amplia il perimetro dei beneficiari, introduce tecnologie aggiuntive e rafforza la logica di integrazione tra involucro edilizio e impianti, orientando la riqualificazione verso modelli più efficienti, digitali e sostenibili.

In questo scenario si inserisce la sinergia tra Manni Energy, ESCo certificata e partner nella gestione della procedura incentivante, e Isopan, specialista nell’involucro ad alte prestazioni. Una combinazione che consente di affrontare la riqualificazione energetica in modo strutturato, unendo edificio, impianto e gestione dell’incentivo in un’unica visione.

Un incentivo più inclusivo e strategico

Il Conto Termico si distingue per essere uno strumento stabile, dotato di budget annuale dedicato e orientato a interventi strutturali. Il CT 3.0 nasce con l’obiettivo di rendere più accessibile la riqualificazione energetica profonda, facilitare l’adozione di tecnologie innovative, coinvolgere un numero maggiore di soggetti e rafforzare gli strumenti per il controllo dei consumi.

I beneficiari ora includono non solo le Pubbliche Amministrazioni, ma anche imprese, privati per alcune categorie di intervento, enti del Terzo Settore, comunità energetiche rinnovabili e autoconsumatori collettivi. Anche il patrimonio edilizio non residenziale – in particolare terziario e industriale – rientra a pieno titolo tra i destinatari del decreto.

Le principali novità del Conto Termico 3.0

Una delle innovazioni più significative riguarda l’ampliamento delle tecnologie incentivate. Oltre agli interventi tradizionali sugli impianti termici, il CT 3.0 apre a nuovi scenari come l'integrazione di fotovoltaico con sistemi di accumulo e la realizzazione di infrastrutture di ricarica elettrica (solo se abbinati alla sostituzione dell’impianto termico con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche), e l’adozione di sistemi avanzati di building automation.

Si rafforza inoltre il ruolo dell’involucro edilizio: la normativa distingue chiaramente tra interventi impiantistici, accessibili anche ai privati (anche residenziale), e interventi sull’involucro, destinati a PA, imprese e Terzo Settore. In quest’area rientrano le soluzioni Isopan, fondamentali per ridurre il fabbisogno energetico e massimizzare l’efficienza degli impianti installati.

Dal punto di vista della cumulabilità con altri incentivi, il CT 3.0 rimane uno strumento prevalentemente autonomo, con possibilità di cumulo solo in situazioni specifiche come edifici della PA, fondi di garanzia o configurazioni di autoconsumo collettivo e CER, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Interventi impiantistici incentivabili

Il decreto incentiva una gamma ampia di interventi che interessa sia edifici pubblici che privati. Tra questi rientrano la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore elettriche o a gas, l’installazione di sistemi ibridi factory-made, l’impiego di generatori a biomassa, l’installazione di impianti solari termici, la sostituzione di scaldacqua elettrici con modelli in pompa di calore e la possibilità di allaccio a reti di teleriscaldamento efficiente.

In aggiunta, è prevista la possibilità di installare impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica private, purché l’intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche;

Oltre alla tecnologia in sé, sono ammesse anche le spese relative alla diagnosi energetica, agli APE richiesti per legge, alla rimozione del vecchio impianto e alla progettazione tecnica necessaria per garantire la conformità dell’intervento.

Interventi sull’involucro: il ruolo di Isopan nella riduzione del fabbisogno energetico

Gli interventi sull’involucro previsti dall’art. 5 del CT 3.0 comprendono l’isolamento di pareti verticali, coperture e solai verso ambienti non climatizzati, oltre alla realizzazione di sistemi di schermatura. Questi interventi mirano a ridurre il fabbisogno energetico dell’edificio, condizione essenziale per ottenere risparmi effettivi e valorizzabili all’interno della procedura incentivante.

Requisiti e conformità dei materiali

I materiali impiegati devono rispettare specifici requisiti di trasmittanza termica in base alla zona climatica e devono essere conformi alle norme tecniche europee. Le soluzioni Isopan – dai pannelli sandwich con anima in PIR alle soluzioni in lana minerale – soddisfano tali requisiti grazie a certificazioni riconosciute e prestazioni termiche elevate.

Come Isopan contribuisce agli obiettivi del CT 3.0

L’adozione di pannelli e sistemi isolanti performanti consente di ridurre il fabbisogno energetico e, allo stesso tempo, migliora il rendimento degli impianti installati. Un involucro efficiente permette infatti a pompe di calore, sistemi ibridi e soluzioni di building automation di operare con maggiore stabilità e minori carichi termici. Questo si traduce in consumi inferiori, risparmi più consistenti e maggior valore dell’incentivo ottenibile.

Soluzioni Isopan adatte ai progetti incentivabili

Tra le soluzioni più utilizzate vi sono i pannelli sandwich per coperture e pareti, i sistemi di retrofit per la riqualificazione di coperture industriali e le facciate ventilate della gamma ADDMIRA, come ADDVision, ADDWind e ADDCross, particolarmente apprezzate per riqualificazioni nel terziario grazie alla combinazione di prestazioni e qualità architettonica.

Accesso all’incentivo: modalità operative e documentazione

Il CT 3.0 prevede due modalità di accesso. L’accesso diretto, , consente di presentare la domanda al GSE entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori. La prenotazione dell’incentivo, riservata alla PA, permette invece di bloccare i fondi prima dell’avvio dell’intervento.

La documentazione richiesta varia in funzione dell’intervento e del soggetto responsabile, ma include generalmente la scheda domanda del GSE, la documentazione tecnica e amministrativa, la prova dei pagamenti e, ove previsto, diagnosi energetiche e attestati di prestazione energetica.

L’erogazione degli incentivi ai soggetti privati può avvenire in un’unica rata per importi fino a 15.000 euro o in più rate annuali per importi superiori, mentre le Pubbliche Amministrazioni ricevono il contributo in un’unica soluzione nel caso in cui scelgano la procedura ad accesso diretto,anche per il tramite di una ESCo.

Il ruolo di Manni Energy: competenze tecniche e supporto completo al cliente

Come ESCo certificata ai sensi della UNI CEI 11352, Manni Energy può seguire l’intero processo: dalla diagnosi energetica alla progettazione preliminare, fino all’invio della pratica al GSE. Nel caso di interventi realizzati tramite contratto di prestazione energetica (EPC), Manni Energy può assumere il ruolo di Soggetto Responsabile, finanziando gli interventi e ripagandosi attraverso i risparmi generati.

Questo modello risulta particolarmente vantaggioso per Pubbliche Amministrazioni, imprese e soggetti che desiderano beneficiare dell’incentivo senza impiegare capitale iniziale, oppure per chi necessita di un supporto tecnico-amministrativo completo per affrontare una procedura complessa come quella del Conto Termico.

Applicazioni e settori in cui il CT 3.0 è particolarmente efficace

Il CT 3.0 trova applicazione in numerosi settori. Nella PA, dove gli incentivi possono arrivare fino al 100% delle spese ammissibili, rappresenta uno strumento ideale per riqualificare scuole, edifici comunali e ospedali. Nel terziario, gli interventi integrati tra involucro, impianti e building automation sono particolarmente efficaci per uffici, hotel e strutture commerciali.

Nel settore industriale, la sostituzione degli impianti termici a combustibile con pompe di calore o soluzioni a biomassa può generare risparmi significativi. Anche il comparto agricolo può beneficiare del decreto, soprattutto per serre e fabbricati rurali.

Sinergia Manni Energy + Isopan: un approccio integrato alla riqualificazione

La combinazione delle soluzioni Isopan per l’involucro e delle competenze ingegneristiche di Manni Energy per impianti, diagnosi e gestione degli incentivi permette di proporre interventi completi e coordinati. Questa integrazione risulta particolarmente efficace per progetti di riqualificazione profonda, retrofit industriali, interventi NZEB, riqualificazioni di edifici pubblici e interventi nel terziario.

Il cliente può contare su un percorso semplificato e su un partner in grado di valorizzare al massimo il beneficio ottenibile dal Conto Termico 3.0, gestendo sia la parte tecnica sia quella amministrativa.

Scritto da

Raffaele Bulgarelli - Digital Marketing Expert presso Manni Group
Raffaele Bulgarelli - Digital Marketing Expert presso Manni Group

Raffaele, Digital Marketing Expert di Manni Group, collabora in modo sinergico con Isopan entrando in contatto con il mondo tecnico del pannello sandwich e osservando i trend evolutivi dell’edilizia. Grazie alla formazione in Architettura ha un occhio attento su temi e attività online che coinvolgono i progettisti e gli architetti.

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