Il tema della rimozione dell’amianto dalle costruzioni riporta ancora oggi ad un problema esistente, a cui le moderne tecnologie stanno presentando valide ed innovative soluzioni. Ma di che tipo di materiale si tratta?Il cemento-amianto, comunemente noto come Eternit, si è molto utilizzato in edilizia sin da inizio ‘900, soprattutto per coperture di edifici residenziali e capannoni in ambito industriale e agro-zootecnico.
Solo negli anni ‘60 si iniziò però a capirne la pericolosità per la salute, fino a vietarne infine la produzione.
Amianto: un materiale poliedrico ma pericoloso
Durante il boom industriale, l’amianto è stato il materiale più utilizzato per coppi e lastre di copertura dei capannoni. Questo grazie alla sua economicità, resistenza meccanica e al calore, e alla praticità nella lavorazione.
Tuttavia, esso venne poi classificato come materiale altamente cancerogeno, e riconosciuto come causa di molte patologie respiratorie, proprio per l’inalazione delle sue fibre. Motivo per il quale il suo utilizzo è stato proibito.
Nel 1992, infatti, l’Italia emanò la legge n.257 che ne vietò l’estrazione, lavorazione ed impiego, dando inizio ad una serie di opere di bonifica per i siti contaminati.
Nonostante ciò, non si è ancora arrivati sul territorio italiano ad una rimozione completa dell’eternit, presente ancora sulle coperture degli edifici più datati e vecchi fabbricati industriali e agro-zootecnici. In caso di vecchie costruzioni, è infatti consigliabile controllarne l’eventuale presenza rivolgendosi a degli esperti.
Continua a leggere per scoprire come occuparsi della rimozione di amianto e trovare una soluzione alternativa di copertura.
Metodi e costi di smaltimento dell’amianto
Secondo la legge italiana, la rimozione dell’amianto può avvenire solo da parte di personale specializzato seguendo le modalità vigenti dalla legge. La bonifica può avvenire in vari modi, a seconda dello stato dell’amianto e della dimensione dei siti contaminati:
- Il metodo classico è quello di rimozione dell’eternit da parte di ditte specializzate, conferendolo in discariche autorizzate
- Mentre la tecnica dell’incapsulamento dell’amianto, di cui al D.M. 20/08/1999, consiste nel coprire la superficie interessata con liquidi penetranti, al fine di impedire alle fibre cancerogene di librarsi nell’aria ed essere inalate
- Alternativamente, si può procedere al confinamento, installando cioè delle barriere di tenuta che separino l’eternit dalle zone fruibili dell’edificio
Per quanto riguarda i costi di smaltimento dell’amianto, variano a seconda della modalità da seguire e della superficie dell’intervento, partendo da circa 7,5€/mᒾ fino ad un massimo di circa 25€/mᒾ.
I prodotti Isopan come sostituzione alle coperture in amianto
La crescente necessità di avere degli edifici sostenibili, dalle elevate prestazioni energetiche, funzionali e di qualità, interessa sia la nuova che la vecchia costruzione, ed è possibile intervenire andando ad implementare aspetti ormai superati tecnologicamente e non più ecologicamente sostenibili.
Ad esempio, una valida soluzione alle obsolete coperture in eternit è data dalla gamma di prodotti Isopan.
Isopan si occupa della progettazione e realizzazione di pannelli isolanti prefiniti in poliuretano per il rivestimento di edifici residenziali, industriali o commerciali.
Della gamma Isopan, i più utilizzati tra questi pannelli isolanti in copertura sono:
- Isodomus, più indicati per l’ambito residenziale
- Isocop, più indicati per l’ambito industriale, che andremo di seguito ad approfondire.
I pannelli Isocop per le strutture industriali e agro-zootecniche
Con la normativa sulla rimozione dell’amianto, anche coperture inclinate che prevedevano l’utilizzo di eternit si sono dovute adattare ai nuovi standard, utilizzando materiali più sostenibili e ad alto efficientamento energetico.
A tal proposito, Isopan propone Isocop, il pannello sandwich a doppio rivestimento metallico coibentato in poliuretano per coperture con pendenza minima del 7%.
Questi pannelli sono l’ideale per coprire strutture dalle grandi luci, quali capannoni industriali e agro-zootecnici. Tra le loro specifiche:
- Alto potere coibentante rispetto agli agenti esterni, garantito dal core in poliuretano racchiuso tra due lamiere di rivestimento metallico
- Elevata robustezza, grazie al profilo a 5 greche che li rende più resistenti ai carichi
- Facilità di installazione, con la possibilità di sfruttare la preesistente struttura della copertura e di integrarsi con lucernai e accessori di lattoneria
- Flessibilità progettuale ed ampia modularità
- Manutenzione semplice ed agevolata dal suo peso ridotto
- Alta qualità estetica, grazie alle varie opzioni di di finitura.
Certificazione come sinonimo di qualità ed affidabilità
Lavorare orientati alla qualità è un impegno che Isopan porta avanti da anni. Un primo passo verso questo obiettivo è sicuramente la conformità tecnica dei prodotti.
La certificazione di qualità mira a mantenere alto il livello di affidabilità della produzione, nel pieno rispetto delle normative internazionali.
Nello specifico, i prodotti Isocop contribuiscono ai prerequisiti e a dei crediti LEED BD+C V4, e sono inoltre certificati EPD.
L’affidabilità di certificazioni ambientali e le caratteristiche appena analizzate dei pannelli Isocop, ne fanno una valida alternativa alle ormai obsolete e dannose coperture in amianto delle strutture industriali e agro-zootecniche.
Questa gamma di prodotti rappresenta una risposta sostenibile in grado di rispondere alle necessità imposte dal settore, senza rinunciare ad una certa qualità estetica, oltre che funzionale.