Le aziende sono attese a un percorso per la decarbonizzazione progressiva che deve passare per transizione energetica ed efficienza. L’obiettivo Net Zero Emission al 2050 richiede strategie e obiettivi sfidanti già oggi, partendo dalla consapevolezza che il settore industriale nel 2022 è stato direttamente responsabile dell'emissione di 9,0 Gt di CO2, pari a un quarto delle emissioni di anidride carbonica del sistema energetico globale, ricorda IEA.
Le emissioni annuali sono leggermente diminuite sia nel 2020 che nel 2022, ma non abbastanza per allinearsi allo scenario NZE, in cui le emissioni industriali scendono a circa 7 Gt di CO2 entro il 2030.
Inoltre, il consumo energetico industriale è ancora dominato dai combustibili fossili, in particolare dal carbone, e rappresenta circa un quarto delle emissioni di biossido di carbonio legate all'energia.
In questo percorso, sottolinea sempre l’Agenzia internazionale per l’energia, sono già stati compiuti modesti miglioramenti nell'efficienza energetica e nell'utilizzo delle energie rinnovabili e sono stati compiuti alcuni passi positivi nei settori della collaborazione internazionale e dell'innovazione.
“Tuttavia, i progressi stanno avvenendo troppo lentamente”. Serve, quindi, l’adozione di misure e soluzioni più efficaci per ottimizzare i consumi e, allo stesso tempo, puntare su fonti energetiche rinnovabili, fotovoltaico in primis.
C’è bisogno che le aziende siano assistite in questo percorso. Questo lo sa bene Manni Energy, azienda specializzata nell’accompagnare le aziende nel loro processo verso l’efficienza energetica e nella produzione e gestione di energia rinnovabile.
Manni Energy punta sulla transizione energetica e sull’efficienza energetica. Per questo ha affinato un metodo di lavoro basato su strategie energetiche consolidate, che prevedono metodologie ricorsive basate sul continuo monitoraggio di dati e risultati. Inoltre, affianca il cliente con un team dedicato che lo accompagna lungo tutte le diverse fasi del progetto energetico.
Il metodo di Manni Energy comprende diversi aspetti che vanno dalla consulenza energetica al data management (la digitalizzazione è ormai imprescindibile) e al sustainability management, in termini di Supporto al cliente nella mappatura e gestione delle emissioni generate dalle attività e assistenza nella definizione della linea strategica.
Come rileva Luca Tosi, direttore della divisione Renewables:
«La realizzazione di impianti fotovoltaici è strategica, ma intendiamo andare oltre, impostando la scelta di un impianto sulle effettive esigenze e finalità della produzione energetica. Per questo affrontiamo diversi aspetti che comprendono la possibilità di autoprodurre energia per sopperire la volatilità dei prezzi e l’efficientamento energetico».
Produrre energia puntando sul fotovoltaico è un’opzione sempre più interessante, che aiuta a gestire al meglio la richiesta di energia. Ma l’efficienza energetica rimane sempre un punto saldo.
Quanto è aumentata la sensibilità verso l'efficienza energetica da parte delle aziende?
«Molto, a mio parere», rileva Davide Manganotti, direttore della divisione Energy Transition di Manni Energy.
«La differenza che stiamo notando nell'ultimo anno e mezzo è che l’efficienza non è più considerata un obbligo da soddisfare per effetto del “pungolo” del legislatore, coadiuvata da incentivi come i certificati bianchi».
L’aumento drastico dei prezzi dell'energia e l’accentuata attenzione verso la sostenibilità stanno ponendo l'efficienza energetica come uno dei principali volani di mercato. «È un elemento positivo perché non deriva da un obbligo, ma da scelte di mercato ed è un volano che difficilmente si potrà arrestare».
Resta da capire quali siano i margini di crescita dell’efficienza energetica in ambito industriale, anche grazie al contributo di Manni Energy. Secondo lo stesso Manganotti «va fatto un distinguo tra le grandi imprese energivore, le prime a essersi mosse a questo proposito per raggiungere livelli di efficienza sensibili, e le Pmi».
Nel primo caso la quota di risparmio oggi attesa è più lieve, in quanto è stato fatto tanto negli anni scorsi. Diverso, invece, il discorso per le piccole e medie imprese, in cui i margini di crescita in efficientamento sono alti per vari fattori. «Dovendo dare cifre indicative, nel mondo delle grandi imprese il potenziale di miglioramento ancora possibile può essere del 20-25%. Nel caso delle Pmi la percentuale raddoppia, lavorando su diverse componenti».
Manni Energy è il partner ideale per chi vuole avviare un processo di transizione energetica e massimizzare le performance del proprio impianto fotovoltaico.