Lo scenario delle tecniche costruttive è tutt’oggi molto variegato, e tra quelle maggiormente in via di sviluppo primeggiano sicuramente le costruzioni a secco, che, a differenza di quelle tradizionali ad umido, non utilizzano leganti idraulici nella fase di realizzazione e in cantiere.Le costruzioni a secco, in cui è specializzata la divisione Manni Green Tech, si compongono di strutture portanti leggere in acciaio che vengono poi completate con sistemi di involucro verticali e orizzontali; molti elementi vengono prefabbricati in officina, per poi accelerare e facilitare il processo di assemblaggio nella fase di cantiere cantiere.
Questa tecnologia risulta essere vantaggiosa sotto numerosi punti di vista: progettuale, costruttivo, di performance ed economico, dal momento in cui i sistemi a secco concorrono alla realizzazione di progetti che possono beneficiare di agevolazioni fiscali quali il Superbonus 110%.
Oltre ai vantaggi economici conseguenti ai bonus edilizi che andremo presto ad analizzare, questo sistema costruttivo presenta molti altri benefici:
E quali sono invece i vantaggi dal punto di vista fiscale?
I sistemi costruttivi con strutture leggere in acciaio e involucro a secco sono ampiamente impiegati già in America, Australia e nel Nord Europa, ma negli ultimi anni anche molte imprese italiane stanno optando per questo tipo di tecnologia.
Oltre ai vantaggi sopra elencati, infatti, c’è una generale crescente attenzione del mercato edilizio verso la sostenibilità: cercare, dunque, di costruire e ristrutturare nel rispetto dell’ambiente.
Data anche questa necessità, lo Stato Italiano ha previsto nel 2020 una serie di bonus fiscali per interventi che promuovono l’efficientamento energetico degli edifici, di cui le costruzioni a secco ne sono promotrici.
Come previsto dal Decreto Rilancio (D.L. n.34/2020), è possibile usufruire di una detrazione fiscale pari al 110% (fino al massimale consentito dalla norma) in caso di interventi edilizi che vadano a migliorare la prestazione energetica dell’edificio. Il cosiddetto Superbonus prevede due tipi di interventi:
Il Superbonus consiste dunque nella detrazione dall’Irpef di una percentuale delle spese, rispettando i massimali previsti dalla norma e distribuendo il rimborso il 5 o 10 anni a seconda dell’intervento.
In alternativa a questa modalità, è possibile effettuare lo sconto in fattura, che permette di avere uno sconto, di pari importo, applicato direttamente sulla fattura dell’impresa che realizza gli interventi. Infine, è anche possibile la cessione del credito a banche o altri istituti finanziari.
Inoltre, il Superbonus 110% è applicabile non solo per gli interventi di manutenzione straordinaria, ma anche in caso di demolizione e ricostruzione a condizione che l'intervento sia inquadrabile come ristrutturazione edilizia, e che si verifichi l’adeguamento alla normativa antisismica, sull’accessibilità, e per l’efficientamento energetico.
Gli interventi possibili sono:
Tra i sistemi a secco, rientrano nelle agevolazioni fiscali previste dal Superbonus:
Questo beneficio fiscale s’intende applicabile alle spese riguardanti l’acquisto, fornitura e posa degli elementi, oltre che ai costi tecnici, tra cui visto di conformità, attestazioni e asseverazioni; mentre sono da escludere l’IVA e le prestazioni professionali.
Inoltre, bisognerà rientrare nei parametri fissati dalla legge per poter accedere al bonus, che nel caso delle facciate ventilate prevedono un tetto massimo di spesa pari a:
Al giorno d’oggi, optare per costruzioni a secco significa effettuare una scelta sostenibile, etica e conveniente anche dal punto di vista economico, oltre che delle performance termiche, acustiche e sismiche dell’edificio.