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I progetti vincitori della seconda edizione del Manni Group Design Award sono stati nominati: la giuria di archistar internazionali ha selezionato le proposte più innovative e sostenibili che riscriveranno lo skyline di Detroit.
Le metropoli americane sono rappresentate dal proprio skyline: il Detroit Waterfront District contest ha offerto ad architetti di tutto il mondo l’opportunità di disegnare il profilo della Detroit del futuro, grazie a elementi destinati a diventare le nuove icone di una delle città più conosciute e controverse dell’Occidente.
All’ombra dei lucenti grattacieli della Downtown si estende l’altro volto di Detroit, un’immensa successione di strade deserte ed edifici abbandonati frutto della rapida crescita durante gli anni ’50 e del successivo spopolamento dovuto alla crisi economica. Questo enorme e sfaccettato vuoto negli ultimi anni ha seminato nuove opportunità: una ventata di innovazione ha trasformato quei luoghi decadenti in epicentri di rigenerazione urbana.
La seconda edizione del Manni Group Design Award, che vede tra gli studi in giuria Studio Libeskind, BIG, Clive Wilkinson Architects e Pininfarina, ha lanciato un concorso di idee per ridefinire lo skyline della città del Michigan affacciata sul fiume Detroit. Sul sedime dell’ex Joe Luis Arena sorgerà il nuovo cuore della capitale dell’industria automobilistica, accanto alla sede della General Motors e al TFC Center, l’enorme centro congressi che ospita concerti e gli eventi più importanti del settore automotive.
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Promotore del progetto è Manni Group in collaborazione con Sterling Group, società d’investimento e Real Estate di Detroit: dopo il successo dello Xi’an Train Station Contest, si rinnova la partnership con YAC - Young Architects Competition, la piattaforma di concorsi architettonici con una community di oltre 4.000 progettisti in tutto il mondo.
Fondamentali, in questa seconda edizione, il supporto del Main Sponsor Tata Steel, una tra le principali aziende siderurgiche a livello mondiale, che ha assegnato una Menzione GOLD Colorcoat Prisma® per il design sostenibile dell’edificio, e la presenza degli Sponsor Dow, partner di Manni Group per lo sviluppo di tecnologie innovative e ROCKWOOL, leader nel settore dei prodotti in lana minerale.
Per la selezione delle proposte ricevute sono stati presi in considerazione criteri quali l’impiego delle tecnologie costruttive offsite in acciaio e l’attenzione alla sostenibilità degli edifici. Dopo un’accurata valutazione, la prestigiosa giuria di archistar internazionali ha decretato ufficialmente i vincitori del montepremi di 20.000 €. Scopriamo di seguito i primi tre classificati del Detroit Waterfront District contest.
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È francese il team primo classificato del contest: Clément Meynard, Thomas Labarthe, Sergey Guichard, Jung Hwan Kim hanno firmato il progetto di un nuovo polo urbano che connette il Detroit Riverwalk Park alla storica Washington Boulevard. La Garden Rift Tower, dinamica e luccicante grazie al rivestimento in rame, è un’estrusione del parco in riva al fiume: è il verde il vero collegamento tra i tre blocchi architettonici, che con le loro caratteristiche pendenze creano giardini sospesi e portano lo spazio pubblico ad avere una nuova vista panoramica sulla città. I volumi non danno vita solo a un inedito skyline metropolitano, ma generano la vera e propria topografia artificiale di una città che si affida al proprio passato per costruire il futuro.
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Al motto “Costruiamo insieme il futuro di Detroit”, si classifica al secondo posto il team spagnolo formato da Miguel de Rojas, Gerardo Peregrín, Marc Amigó Cañas. I tre blocchi del Detroit Waterfront District degradano verso il fiume, creando innumerevoli occasioni di incontro tra le comunità sociali e le diverse culture che convivono a Detroit. La vegetazione fa da cornice alla reale integrazione tra l’architettura e l’elemento acquatico: lo studio approfondito della sostenibilità del progetto ha considerato l’intero lifecycle dell’edificio, dalla sua prefabbricazione offsite in acciaio all’assemblaggio in cantiere, sfruttando la via d’acqua per il trasporto dei materiali. Ne risulta un nuovo polo d’attrazione cittadino a basso impatto ambientale ma ad alto impatto sociale.
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Il terzo premio del concorso è vinto dai polacchi Joanna Cieslikowska, Sylwia Darewicz, Aleksandra Wtulich, Weronika Majchrowicz. Detroit 3.0 riprende l’elemento più classico e iconico dello skyline americano: il grattacielo in acciaio e vetro. L’aspetto di innovazione, però, è dato dalla straordinaria attenzione al ciclo sostenibile dei materiali e all’efficienza energetica: le tre torri in acciaio del nuovo polo business e residenziale fanno un sapiente uso di GreenROOF e della vegetazione verticale sulle facciate ventilate, regolando naturalmente la temperatura interna e il riciclo dell’acqua. Dopo la Detroit capitale dell’automobile tra Otto e Novecento, e il nuovo capitolo di sviluppo cittadino negli anni Settanta, i grattacieli di Detroit 3.0 aprono una nuova era di rigenerazione urbana sostenibile.
Congratulazioni ai vincitori e a tutti i partecipanti, che sono stati capaci di introdurre elementi innovativi, sostenibili e iconici in un tessuto metropolitano con una forte identità: la Detroit del futuro sta prendendo forma.