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Il contributo dei pannelli sandwich in caso di incendio

Scritto da Rocco Traini - Coordinamento Ufficio Tecnico | 2 gennaio 2020 11.30.00 Z

I pannelli sandwich  presentano molte altre caratteristiche interessanti oltre alla nota e apprezzata capacità coibente. Infatti, a seconda dei materiali che li costituiscono, questi elementi costruttivi possono rivelarsi delle efficaci protezioni passive contro il fuoco.

 

Pannelli sandwich, prestazioni antincendio

I pannelli sandwich sono solitamente realizzati con due paramenti metallici e un core di materiale isolante. L’accoppiamento solidale del rivestimento in acciaio con lo strato interno permette la conformazione di un elemento unico e conferisce al prodotto un buon comportamento al fuoco. A seconda del materiale scelto per l’anima, il pannello potrà essere ulteriormente migliorato nelle prestazioni antincendio.

La tecnica costruttiva a secco ha il vantaggio di poter modulare i componenti in base alle necessità del singolo progetto. Quindi, a seconda della destinazione d’uso dell’edificio, risulteranno più adeguati i pannelli sandwich con classe di resistenza al fuoco oppure quelli con almeno la classe di reazione al fuoco, cioè la classe che indica il grado di combustibilità del manufatto.

La modularità delle costruzioni per assemblaggio consente di impiegare i pannelli sia per i muri perimetrali, che per le coperture e i divisori interni, garantendo prestazioni uniformi all’intero involucro edilizio e alle pareti. Qualunque obiettivo sia stato identificato, con i pannelli sandwich è possibile ottenerlo: dall’isolamento termico a quello acustico, dalla resistenza alla stabilità, dalla impermeabilizzazione alla difesa dal fuoco.

I pannelli, grazie alle particolari caratteristiche tecniche fornite dai materiali che li compongono, possono infatti contribuire a proteggere gli edifici, ostacolando lo sviluppo degli incendi e limitandone l’estensione.

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Pannelli sandwich in lana di roccia incombustibile 

La lana di roccia è uno dei materiali con le prestazioni migliori in termini di resistenza al fuoco. Non a caso è una delle prime scelte quando si tratta di realizzare pannelli coibentati, che fungano anche da protezione passiva agli incendi.

Infatti, la lana minerale è caratterizzata da un basso valore di trasmittanza termica e fornisce quindi un eccellente isolamento, ma la caratteristica che più la distingue da altri materiali altamente isolanti è proprio la sua incombustibilità naturale.

La roccia non è infiammabile e, in caso di incendio, non partecipa alla propagazione del fuoco. Risulta un inibitore di fiamma e ha un impatto chimico neutro. Ecco perché l’isolamento in lana di roccia viene utilizzato nei sistemi di protezione dal fuoco

Questo tipo di pannello è una soluzione altamente performante ed economica. Il suo utilizzo è anche incentivato dalla posa in opera semplificata.

 

Lana di roccia, classe A

Il core in lana di roccia è il maggior responsabile del comportamento al fuoco dell’intero pannello sandwich. Grazie alla protezione offerta dalle facce in acciaio zincato e preverniciato, garantisce anche una buona resistenza, che si rivela essenziale in caso di incendio. 

Le prestazioni possono essere migliorate dalla disposizione ortogonale delle fibre minerali rispetto al piano direzionale del pannello. Si parla, quindi, di lana di roccia a fibre orientate.

I pannelli coibentati in lana di roccia, testati per la reazione al fuoco in accordo alla norma EN 13501-1, ottengono la classificazione A2 S1 D0. Le  classi, identificate con i nomi A1 e A2, rappresentano rispettivamente i materiali incombustibili o che non partecipano significativamente allo sviluppo dell' incendio.

 

Comportamento al fuoco dei pannelli sandwich in PIR

Nel caso di pannelli sandwich con isolamento in poliuretano espanso a celle chiuse, diversi parametri intervengono a influenzarne il comportamento al fuoco. 

Nella produzione di elementi isolanti per l’edilizia, il poliuretano è sempre coperto da un rivestimento, che contribuisce a determinare le prestazioni dell’intero pannello. Inoltre, la formulazione stessa della schiuma influisce sulle prestazioni. Esistono, infatti, dei ritardanti di fiamma che migliorano la resa del PIR.

In caso di combustione, il poliuretano espanso rigido, essendo un materiale termoindurente, carbonizza. La zona esposta alle fiamme in modo diretto assume una struttura protettiva carboniosa, char, che contribuisce a rallentare l’avanzata del fuoco, limitando la degradazione degli strati sottostanti.

 

PIR, classe B

Il core in PIR dei pannelli sandwich svolge un ruolo di protezione degli edifici nei confronti del fuoco. Il poliuretano con gli opportuni additivi antifiamma, infatti, secondo la normativa EN13501 è caratterizzato da un  buon comportamento in caso di incendio: in fase di combustione, non fonde e non rilascia gocce o particelle ardenti. 

Inoltre, sono disponibili sul mercato pannelli in PIR che hanno ottenuto la classificazione  Euroclas B S1 D0, che identifica i materiali combustibili non infiammabili o difficilmente infiammabili, con bassa emissione di fumi in caso di incendio.