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Efficienza energetica e sistema isolante, ecco come vanno di par passo

Scritto da Rocco Traini - Coordinamento Ufficio Tecnico | 5 marzo 2020 15.50.30 Z

Il consumo energetico e i sistemi isolanti sono aspetti fondamentali in qualunque progetto edile.

Che si tratti di nuove costruzioni, piuttosto che di ristrutturazioni, le prestazioni termiche e, di conseguenza, il comfort sono oggetto di valutazione e interventi specifici.

 

Edilizia, consumi e impatto ambientale

Si prevede che il patrimonio edilizio globale raddoppi entro il 2060. Il mondo sta attraversando la più grande ondata di crescita nella storia umana e più della metà della popolazione mondiale è già concentrata nelle aree urbane. 

Entro il 2060 due terzi della popolazione, che per allora si prevede raggiungerà la soglia di 10 miliardi, vivrà nelle città. Per far fronte a questa crescita straordinaria, la previsione è che la superficie del parco immobiliare venga aumentata di 230 miliardi di metri quadrati. Il che significherebbe il doppio di quella attuale, come aggiungere un'intera New York ogni mese per 40 anni.

Queste informazioni sono tratte dal sito dell’organizzazione no profit, Architecture 2030, fondata  dall’architetto Edward Mazria.

È imperativo, quindi, che le nuove costruzioni siano progettate per soddisfare gli standard zero-net-carbon.

 

Isolamento termico e dispersioni

Gli edifici sono spesso caratterizzati da consumi energetici notevoli. Tra le cause più frequenti della dispersione termica, ci sono una coibentazione inadeguata e l’esistenza di ponti termici.

Le pareti, il tetto, il solaio offrono una grande superficie di dispersione del calore, quando non sono progettati e realizzati correttamente. Infatti, sono superfici che vengono in contatto con diverse temperature e livelli di umidità.

Ecco perché uno dei metodi più efficaci e immediati per intervenire in favore del risparmio energetico, è la coibentazione dell’involucro edilizio. Intervenire nella stratigrafia delle superfici opache con l’utilizzo di materiali isolanti può migliorare le prestazioni igrotermiche di un edificio e aumentare il comfort percepito dagli utilizzatori all’interno.

La tenuta termica di un edificio dipende strettamente dalla coibentazione. Infatti, per mantenere una costanza termica negli ambienti, è necessario ridurre gli scambi di temperatura tra esterno e interno.

Questo equilibrio, che si ottiene con soluzioni costruttive adeguate, evita anche l’insorgere di fenomeni di condensa e muffa. 


 

Isolamento ed efficienza energetica

Caldo d’inverno e fresco d’estate è l’obiettivo a cui si tende all’interno degli edifici, anche con l’ausilio di impianti di climatizzazione. 

Un occhio all’ambiente, uno al risparmio:  quando si affronta l’argomento ‘isolamento termico’, che comprende tutte le soluzioni costruttive e tecnologiche in grado di  ridurre l’ingresso del calore in estate, la perdita del calore in inverno, sono da considerare entrambi questi aspetti.

Cercare di mantenere il più possibile costanti la temperatura e il grado di umidità interni, a prescindere dalle condizioni atmosferiche esterne, consente quindi di ottenere un risparmio energetico, riducendo il ricorso agli impianti di riscaldamento/condizionamento.

La coibentazione termica si realizza attuando un’accurata progettazione, che deve tenere conto, in particolare, della scelta dei materiali da utilizzare.

Leggi anche: Materiali isolanti per l'edilizia: confronto e prestazioni 

 

I vantaggi dell’inerzia termica 

L’inerzia termica, che si ottiene grazie a un adeguato isolamento, comporta due effetti: lo sfasamento termico e lo smorzamento.

Risulta dall’effetto combinato dell’accumulo termico e della resistenza termica della struttura e agisce ritardando e riducendo l’impatto delle onde termiche.

Lo sfasamento termico, infatti, è il periodo di tempo che trascorre da quando si registra la temperatura massima sulla superficie esterna del materiale edile e il momento in cui l’onda termica raggiunge la superficie interna del materiale stesso. Grazie all’effetto smorzamento, la stessa onda si presenterà sulla superficie interna della parete con intensità inferiore. 

Quando si riesce a ottenere uno sfasamento di 12 ore, si ottiene il risultato ottimale. In questo modo, il calore acquisito durante il giorno viene rilasciato nelle ore notturne quando la temperatura esterna si abbassa. 

La soluzione più efficace prevede, quindi, la realizzazione di strutture opache verticali con un buon equilibrio tra isolamento termico e capacità inerziali per soddisfare le diverse esigenze climatiche nelle stagioni e il benessere ambientale.

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