Manni Group Magazine: tutto sul mondo delle costruzioni a secco

I vincitori del Manni Group Design Award per la nuova stazione Xi'An

Da qualche anno l’antica città di Xi’An ospita uno dei distretti Hi-Tech più avanzati della Cina. Entro il 2023 la metropoli vedrà un’espansione di 17 kmq, diventando un polo di attrazione per gli affari internazionali e una porta di accesso a chi cerca nuove opportunità in estremo Oriente.

Nel piano di sviluppo urbano un ruolo fondamentale sarà svolto dalla ‘cittadella della moda’, completamente sostenibile: «Il progetto Fashion Town intende rilanciare il ruolo chiave di Xi’An in questo settore» spiega il rappresentante del gruppo finanziatore Chic Investment, «grazie alle recenti politiche del Governo di Pechino, alla sua ubicazione strategica per lo sviluppo del mercato nel Nord-Ovest del Paese e ad una nuova era di scambi culturali e commerciali fra Italia e Cina che punta sulla moda come settore chiave di entrambe le economie per una collaborazione win-win».

In questo centro nevralgico, punto di arrivo dell’antica via della seta, un nuovo terminal ferroviario sarà chiamato ad accogliere milioni di viaggiatori all’anno: per la realizzazione della Xi’An Train Station, Manni Group e YAC-Young Architects Competition hanno lanciato un concorso di idee. «La decisione di indire un contest internazionale per stimolare i designer sui temi urgenti della sostenibilità in architettura è stata la quadratura del cerchio» racconta il Presidente Francesco Manni. «E la comunità degli architetti ha risposto con entusiasmo: i vincitori del Manni Group Design Award sono stati dichiarati tra le eccellenti proposte giunte da ben 75 Paesi diversi, potremmo dire uno per ogni anno di storia del nostro Gruppo».

Requisiti imprescindibili per la valutazione dei progetti erano la sostenibilità e l’utilizzo di sistemi edilizi a secco. Per Enrico Frizzera, CEO di Manni Group, «è stata l’occasione per far riflettere sui metodi innovativi di costruzione come l’offsite e su concetti di impatto ambientale e circular economy, con l’obiettivo di diffondere nel mondo dell’architettura comportamenti e scelte progettuali sostenibili».

La prima edizione del Manni Group Design Award è stata supportata dai main sponsor RockwoolRenolit e Dow, i quali hanno assegnato delle menzioni d’onore alle proposte architettoniche che hanno saputo rispettare i princìpi di economia circolare da essi richiesti, e dallo sponsor Tata Steel.

Presentiamo di seguito i primi tre classificati dello Xi’An Train Station contest, nominati dalla prestigiosa giuria di archistar internazionali.

 

1° PREMIO: Mograph Studio, The wave. Italia

Sono di Pescara Giovanna de Simone e Matteo Amicarella di Mograph Studio, i vincitori della prima edizione. Una doppia vittoria per i due giovani architetti, i quali hanno ricevuto anche la menzione d’onore Rockwool per l’attenzione riservata al ciclo di vita dell’edificio.

Una struttura circolare imita il paesaggio della zona montuosa di Sichuan: il sinuoso giardino pensile costituito da un GreenROOF percorribile dai viaggiatori, si estende sopra ai binari e alle zone commerciali del terminal ferroviario. La forma che sta alla base del progetto The wave è l’anello, come congiunzione tra la Cina e il mondo, simbolo di unione tra la Xi’An millenaria e la metropoli del futuro.

2° PREMIO: Atelier_62, High speed pagoda. Spagna

È il passato di Xi’An, invece, a ispirare il progetto secondo classificato. Gli spagnoli Luis Ruiz AndresJuan Pérez García e Rodrigo Martínez García di Atelier_62 hanno trasfigurato i soffitti degli antichi palazzi cinesi in una silhouette dalle linee pulite e dall’estetica minimale, creando un involucro architettonico in cui le tegole di pannelli isolanti ricordano le placche delle armature tradizionali e i pilastri richiamano la presenza dei guerrieri di terracotta.

3° PREMIO: DS-WORKS, Chariot. Svizzera

Anche il progetto di Daniel Szalapski e Antonino Scaglione dello studio svizzero DS-WORKS si rifà al ricco patrimonio storico e artistico della città di Xi’An: l’enorme cupola a ombrello della stazione ferroviaria deriva dal carro funerario dell’imperatore Qin Shi Huang e in particolare dal suo parasole di bronzo, mentre gli edifici satelliti si ispirano ai cavalli che trainano il mezzo.

Congratulazioni ai vincitori e a tutti i partecipanti, che sono stati capaci di interpretare la tradizione millenaria della Cina e di non tradire il paesaggio, trasformando concetti antichi in forme architettoniche nuove e sostenibili.

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