Nel 2021 Manni Group ha pubblicato il report annuale "Building a sustainable future", in cui sono state descritte le attività svolte dall'azienda nel corso dell'anno e i risultati ottenuti da diversi punti di vista, compreso quello ambientale.
Claudia Chiti, General Manager di Manni Green Tech, ha chiuso la conferenza "OFFSITE=GREEN?", evento organizzato nell’Ottobre dello scorso anno, sottolineando l'impegno del Gruppo nel trasformare il settore dell'edilizia verso una maggiore sostenibilità.
Claudia Chiti: Abbiamo tre valori principali: innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione.
Nel corso degli oltre 70 anni di vita del gruppo, abbiamo puntato su talenti innovativi e su una pianificazione a lungo termine e siamo stati in grado di adattarci alle esigenze del mercato, cosa che forse non tutte le aziende del settore sono state in grado di fare.
CC: Crediamo che i problemi ambientali riguardino l'intero pianeta, non solo i Paesi occidentali o quelli con maggiore potere d'acquisto. Per questo esploriamo anche le possibilità e le alternative che possono offrire Paesi africani come il Senegal e il Ghana.
Quest'ultimo, tra l'altro, è stato protagonista della terza edizione del Manni Group Design Award, il contest di idee che ha premiato le migliori proposte per la progettazione di un centro agroalimentare costruito a secco per la realizzazione di un'efficiente catena del freddo sul territorio.
CC: Crediamo che si debba sempre operare in armonia con il contesto sociale che ci circonda, e qui entra in gioco la questione ambientale.
In Manni Group applichiamo il criterio della sostenibilità seguendo gli approcci presentati nella nostra Sustainability Policy, un documento che affronta sia il nostro sviluppo a lungo termine sia i progetti che vogliamo realizzare.
CC: Le nostre strategie si basano sui Sustainable Development Goals promossi dalle Nazioni Unite e sul Green Deal Europeo.
Tuttavia, vorrei sottolineare che le nostre strategie di sostenibilità nascono dalla volontà di aderire ai principi dell'economia circolare.
In Manni Group vogliamo ridurre al minimo il consumo di risorse naturali e la produzione di rifiuti, per guidare la trasformazione del settore delle costruzioni verso un campo in cui la vita utile di prodotti e materiali sia sempre più lunga.
Per raggiungere quest’obiettivo, investiamo in Ricerca e Sviluppo, utilizziamo strumenti e metodologie come l'analisi del ciclo di vita o LCA (Life Cycle Assessment) e ci confrontiamo costantemente con i nostri partner e fornitori in tutto il mondo.
CC: Manni Group è una delle prime aziende italiane a sottoscrivere l'iniziativa Science Based Targets (SBTi), che incoraggia le aziende a fissare e adottare obiettivi basati sulla scienza per ridurre le proprie emissioni e limitare l'aumento della temperatura globale.
Il nostro obiettivo per il 2028 è di ridurre le nostre emissioni di gas serra del 40% rispetto al 2016, comprese le emissioni dirette Scope 1, causate dalla nostra attività industriale, e le emissioni indirette Scope 2, generate dall'elettricità che acquistiamo e consumiamo.
A sua volta, questo significa portare i nostri livelli di fornitura di elettricità rinnovabile dallo 0% del 2016 al 92% nel 2028. Per quanto riguarda le emissioni Scope 3, che hanno origine indirettamente lungo l'intera catena del valore, puntiamo a ridurle del 18% per tonnellata di acciaio venduto e del 20% per metro cubo di pannello isolante prodotto, con una baseline iniziale al 2019 e un obiettivo al 2028.
CC: Sono rimasta piacevolmente sorpresa dal forte impegno espresso da tutti i relatori, che hanno dimostrato di voler cambiare il modello costruttivo convenzionale che utilizziamo oggi.
Credo che l'esperienza vissuta in "OFFSITE = GREEN?" possa aiutarci a tessere reti importanti che ci incoraggino a condividere le nostre conoscenze e a lavorare insieme. Infatti, non vedo altra alternativa all'unione e al feedback se il nostro obiettivo è quello di realizzare paradigmi progettuali ed edilizi sempre più sostenibili.