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Il ruolo dei pannelli isolanti nella gestione della catena del freddo

Scritto da Rocco Traini - Coordinamento Ufficio Tecnico | 15 settembre 2022 8.30.00 Z

Con il termine catena del freddo si identifica il processo attraverso il quale viene garantito il mantenimento costante della temperatura, solitamente al di sotto dei 18° C, al fine di consentire la conservazione delle merci trasportate.

  

È un processo che riguarda principalmente l'industria alimentare (e la GDO), quella farmaceutica e quella chimica e che interessa tutte le fasi, a partire dalla produzione, fino ad arrivare all’esposizione o alla conservazione del prodotto.

Alla luce dell’importanza, per la vita quotidiana, delle merci che seguono tale catena, risulta perciò evidente la rilevanza che assume lo studio e lo sviluppo dei prodotti che possono garantire le prestazioni richieste per celle frigo e locali compartimentati.

Inoltre, per quanto riguarda il tema della sostenibilità ambientale, è utile sottolineare quanto un'elevata efficienza del sistema complessivo porti ad una conseguente diminuzione dei consumi energetici per il mantenimento delle basse temperature, riducendo di conseguenza la produzione e l’emissione di CO2 in atmosfera.

Pannelli sandwich, Cold Solutions

Isopan ha quindi sviluppato prodotti specifici e dedicati alle Cold Solutions, come nel caso della famiglia di pannelli Isofrozen e Isofrozen HT, pannelli isolanti ad elevate prestazioni adatti per rispondere alle esigenze della catena del freddo.

Tali pannelli sono caratterizzati da:

  • isolamento in schiuma poliuretanica, che consente il raggiungimento di valori estremamente performanti di trasmittanza termica del pannello a un valore di 0,27 W/m2 K per il pannello da 80 mm, fino a 0,09 W/m2 K per il pannello da 240 mm.
  • possibilità di utilizzo sia in verticale, come elemento di tamponamento, sia in orizzontale, come copertura, dando la possibilità di creare locali compartimentati e celle frigo dalle dimensioni e sagome volute;
  • classe di reazione al fuoco tra le più alte, la B-s1,d0nel caso di pannelli con formulato LEAF, “B-s2,d0” nel caso di pannelli con formulato PIR tradizionale;
  • resistenza al fuoco EI30 per i pannelli standard, EI60 per il pannello di spessore 200 mm;
  • spessore 80, 100, 120, 150 e 200 mm;
  • lunghezza fino al massimo trasportabile;
  • possibilità di scegliere la tipologia di giunto in modo tale da incrementare le prestazioni del pannello relativamente alla tenuta all’aria.

Tecnologia LEAF a servizio della cold chain

L’industria delle costruzioni è alla continua ricerca di soluzioni, approcci e tecnologie che possano ridurre il più possibile l’impatto ambientale dell’intero processo, a partire dall'approvvigionamento delle risorse fino ad arrivare alla fase di dismissione, demolizione o recupero alla fine della vita utile del manufatto.

Isopan, interessata a proporre soluzioni all’avanguardia nel campo della progettazione e della realizzazione, ha dunque sviluppato nell’ambito degli studi sui pannelli sandwich isolanti, la tecnologia denominata Leaf.

I pannelli dotati di tale tecnologia sono caratterizzati da ottime proprietà di isolamento termico grazie alla schiuma poliuretanica, la quale consente di ottenere un miglioramento 

delle performance rispetto ad analoghe soluzioni presenti sul mercato, avendo una riduzione della dispersione termica di circa il 20%.

Questo maggiore livello di performance consente, a parità di trasmittanza termica, di impiegare pannelli più sottili, con una conseguente riduzione del peso e agevolando la fase di trasporto e montaggio degli elementi. 

Inoltre la certificazione Leaf garantisce il raggiungimento di standard elevati anche rispetto alla classe di reazione al fuoco, la “B-s1,d0”: la prestazione “s1” attesta infatti la mancata formazione di fumi a seguito dell’esposizione al fuoco della schiuma poliuretanica isolante. 

Infine, è impiegata anche la Halogen free FR Technology che consiste di sostituire i tradizionali prodotti ritardanti di fiamma con altri privi di elementi alogenati e quindi non nocivi se rilasciati in atmosfera a seguito di un incendio.