Il Workshop del Master in Offsite Technologies for Architecture (OTA) si è confermato un appuntamento centrale per esplorare l’evoluzione delle periferie urbane attraverso l’uso delle tecnologie offsite. Quest’anno, la sfida ha riguardato la rigenerazione delle torri del business park di Via Tucidide, nel quartiere Ortica di Milano, un progetto sviluppato in collaborazione con Urban Up | Unipol Group.
Sotto la guida esperta di Nicola Scaranaro di Foster + Partners, i partecipanti hanno affrontato una delle questioni più urgenti del panorama urbano contemporaneo: come trasformare le architetture esistenti in spazi abitativi e sociali sostenibili, integrati e innovativi.
Ecco i progetti che hanno preso vita durante il workshop, ognuno con una visione unica sulla riqualificazione di Ortica.
Nora Seferi | Alicja Grzegorczyk | Lilibeth Martinez | Ahlem Balghouthi
Il team ha scelto di valorizzare l'identità storica e artistica di Ortica, un quartiere caratterizzato da un forte legame con il passato industriale e da una crescente vitalità culturale. Il progetto ha affrontato il tema della memoria urbana, trasformando le torri in un hub polifunzionale in grado di ospitare residenze, coworking, spazi per la cultura e per la comunità.
L’obiettivo principale è stato evitare la gentrificazione, offrendo un’alternativa di sviluppo inclusivo che favorisca la permanenza degli attuali residenti e attiri nuove comunità creative.
The Manifesto of the Project
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Abdu Farahat | Beatriz Magrin | Bruna Bonavita | Gabriele Bianchi | Maria Pia Iesu
Il secondo team ha adottato un approccio basato sulla rigenerazione stratificata, combinando la memoria del luogo con una nuova visione per il futuro. Il progetto ha previsto la trasformazione delle torri e dell’ex mensa del complesso Cubotti Ligresti in un sistema residenziale, culturale e commerciale, garantendo al contempo efficienza energetica e sostenibilità.
L’intervento dimostra come le tecnologie offsite possano essere utilizzate non solo per costruire ex novo, ma anche per adattare e migliorare il patrimonio edilizio esistente, con un impatto ridotto e un’attenzione alla qualità della vita urbana.
The Manifesto of the ProjectValorizzare l’atmosfera artistica per esaltare la cultura autentica della comunità, rafforzando il senso di appartenenza. Tecnologie Off-Site |
Anthony Atoui | Darya Zhukouskaya | Angelica Vargas | Deniz Kaya | Sara Aramburu
Il terzo team ha sfruttato l’identità culturale del quartiere Ortica per proporre un progetto che unisce arte e architettura, trasformando l’area in un polo creativo e residenziale. L’idea è stata quella di estendere il progetto Ortica Memoria alle torri di Via Tucidide, trasformandole in landmark artistici che dialogano con la città.
Questa proposta mira a trasformare Via Tucidide in un nuovo centro per l’arte urbana e la creatività, unendo la funzione abitativa a quella culturale e sociale.
The Manifesto of the ProjectIl nostro progetto crea un'audace connessione tra la vibrante identità artistica di Ortica e il più ampio paesaggio urbano di Milano, portando un'esplosione di colori che estende i murales di Ortica - la sua creatività e la sua energia - al nostro edificio e oltre. Estendendo questi colori in verticale e in orizzontale, intendiamo trasformare l'edificio in un faro di espressione artistica che celebra sia il passato di Ortica sia il suo dinamico presente. |
Aleksandra Stefanovic | Isabel Nicole Limpo | Saliha Rafiq | Esma Onur
Il quarto team ha concentrato la propria ricerca sulla flessibilità e scalabilità delle soluzioni abitative, proponendo un sistema modulare di estensioni prefabbricate in grado di adattarsi a esigenze diverse nel tempo.
Questo progetto propone una riqualificazione urbana flessibile, in grado di evolversi nel tempo senza bisogno di demolizioni o interventi invasivi.
The Manifesto of the ProjectIl nostro progetto mira a migliorare la connettività del quartiere, introducendo una linea di autobus elettrica verso il centro di Milano e nuovi percorsi pedonali e ciclabili per facilitare gli spostamenti interni. Vogliamo promuovere la cultura e la comunità, creando spazi pubblici inclusivi che connettano residenti storici e nuovi abitanti, garantendo flessibilità e adattabilità ai cambiamenti sociali. Infine, la nostra visione punta sulla sostenibilità: l’uso di tecnologie offsite riduce tempi, costi e impatto ambientale, mentre materiali a basse emissioni e edifici adattivi assicurano un futuro resiliente per Ortica. |
Fiona Hajerdini | Hind Abdelaitif | Sogol Nopoosh
Il quinto team ha elaborato un masterplan di rigenerazione dell’intero quartiere, integrando le torri di Via Tucidide in un sistema urbano più ampio che comprende residenze, servizi e spazi pubblici studiando attentamente l’evoluzione del quartiere nella storia e il target coinvolto.
Il progetto si propone come un modello per la rigenerazione delle periferie metropolitane, dimostrando come la combinazione di strategie urbane e tecnologie offsite possa trasformare un’area dismessa in un distretto urbano contemporaneo e sostenibile.
The Manifesto of the ProjectLa nostra visione è trasformare le Torri Tucidide in un polo urbano vivace e sostenibile, che unisca il patrimonio industriale con un design innovativo per affrontare le sfide abitative di Milano. Vogliamo celebrare la cultura e la comunità, valorizzando l’identità artistica di Ortica rendendo le torri icone architettoniche che bilancino funzionalità ed estetica. Attraverso tecnologie offsite, garantiamo sostenibilità, flessibilità e adattabilità, preservando parti della struttura e creando spazi che si evolvono con le esigenze future. Il progetto punta a migliorare connettività e coesione sociale, trasformando aree frammentate in un modello esemplare di rigenerazione urbana, resiliente e inclusivo. |
Il Workshop OTA 2024 ha dimostrato come il connubio tra accademia, progettazione e industria possa generare idee innovative e soluzioni concrete per la trasformazione delle realtà urbane. Grazie alla collaborazione con Unipol, e all’esperienza di Nicola Scaranaro, il workshop ha offerto alla classe l’opportunità di confrontarsi con sfide reali e proporre progetti replicabili su scala urbana.
Le tecnologie offsite continuano a emergere come strumenti chiave per il futuro dell’architettura urbana, dimostrando che innovazione e sostenibilità possono andare di pari passo nella progettazione delle città di domani.