Manni Group Magazine: tutto sul mondo delle costruzioni a secco

Africa vernacolare e design d’avanguardia: il GHANA INNOVATION FARM contest premiato da archistar internazionali

12 giudici per 7 nazionalità: la giuria della terza edizione del Manni Group Design Award è composta da architetti di calibro internazionale e dai rappresentanti dei maggiori players mondiali nel settore della catena del freddo.

Il concorso di idee indetto da Manni Group in collaborazione con YAC – Young Architects Competition, infatti, chiama a raccolta progettisti e designer da ogni parte del globo per ideare il GHANA INNOVATION FARM, un polo logistico del freddo per la filiera alimentare dell’Africa centro-occidentale e un innovativo centro di formazione che supporti gli agricoltori nella creazione di nuove opportunità commerciali.

Accanto allo studio per un sistema di Cold Chain sostenibile, grande attenzione è rivolta al design del progetto, il quale dovrà integrare tecnologia a tradizione, introdurre modernità partendo dalle espressioni architettoniche vernacolari. Per questo il panel chiamato a giudicare le proposte vede esponenti dei più importanti studi di architettura del panorama internazionale, che hanno in passato messo a disposizione il loro sapere per la creazione di progetti d’impatto sociale: Manni Group è dunque lieta di presentare le archistar nella giuria del Manni Group Design Award 2021.

 

 

Diana Lopez Caramazana, UNDP United Nations Development Program. Nata a Vallodolid (Spagna), si laurea all’Università di Granada in Scienze Politiche e consegue un master in Gestione dei Servizi Pubblici presso l’Università di Birmingham (UK).Diana ha dedicato più di 20 anni della sua carriera all’importanza  dei governi locali nello sviluppo e nel ruolo essenziale che ricoprono nel fornire servizi pubblici, promuovere opportunità, dare valore alla democrazia e nel raggiungimento della sostenibilità. Attualmente è Partner Speciale per Città e Urbanizzazione per il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite a New York. Durante la sua prima posizione ricoperta alle NU è stata al capo del Local Governments and Decentralization al UN-Habitat di Nairobi e ha lavorato per l’International Labour Organization su questioni legate allo sviluppo economico locale, la migrazione internazionale e la creazione di posti di lavoro. Negli ultimi 10 anni, è stata coinvolta nell’implementazione locale delle agende delle Nazioni Unite, come Agenda 2030, New Urban Agenda, Climate and Financing per lo sviluppo.

 

Eduardo Souto de Moura, Souto de Moura Architects. Architetto portoghese, ha studiato architettura presso l’Accademia di Belle Arti di Oporto conseguendo la laurea nel 1980, ma già dal 1974 al 1979 collaborava negli studi di Noé Dinis e di Álvaro Siza. Docente presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Oporto, ha fondato un proprio studio nel 1980. Ha partecipato a numerosi seminari e convegni internazionali e tenuto lezioni presso gli istituti di architettura di Paris-Belleville, Harvard, Dublino, ETH-Zurich, Lausanne e Mantova. Il suo approccio progettuale è rivolto alla concretezza e lontano da ogni astrattismo, predilige l’essenzialità e il recupero di materiali e tecniche tradizionali. Opere significative della sua filosofia sono il Padiglione della conoscenza dei mari all’Expo 1998 di Lisbona e quello portoghese all’Expo 2000 di Hannover; la trasformazione dell’edificio della dogana in Museo dei trasporti e delle comunicazioni a Porto (2002); lo stadio di Braga (2004), il Centro d’Arte Contemporanea di Bragança (2008), la Cappella per il Padiglione Vaticano alla veneziana Biennale di Architettura 2018. Nel 2011 ha vinto il prestigioso Pritzker Prize, mentre nel 2018 ha ricevuto il Leone d’Oro alla Biennale di Architettura di Venezia.

 

Andreas Fries, Herzog & de Meuron. Si è laureato in architettura nel 2002 all’ETH di Zurigo, avendo modo di svolgere un periodo di scambio presso l’EPFL di Losanna e il Politecnico di Milano. Dal 1999 ha iniziato a collaborare con Herzog & de Meuron di Basilea, lavorando a progetti internazionali dal 2002 presso la sede dello studio di Barcellona. Dal 2011 è partner del prestigioso studio svizzero. Tra i progetti a cui ha lavorato: Asklepios 8 a Basilea; Vitra Schaudepot a Weil am Rhein, Germania; Feltrinelli Porta Volta a Milano; Stadtcasino e Helvetia Campus a Basilea; Hangzhou Factory Transformation, Cina; Iglesia en Ciudad Juarez, Messico; SongEun a Seoul, Corea del Sud.

 

Giancarlo Mazzanti, El Equipo Mazzanti. Nato nel 1963 a Barranquilla, Colombia, si è laureato all’Università Javeriana di Bogotà, con una specializzazione in Storia e teoria dell’architettura e design industriale presso l’Università di Firenze. Ha insegnato in diverse università colombiane e in alcuni dei più prestigiosi istituti americani, come la Princeton University e la Harvard Graduate School of Design. È il fondatore di El Equipo Mazzanti, uno studio con oltre 25 anni di esperienza in progetti nazionali e internazionali: tra i più rilevanti in Colombia si ricordano il Convention Center, la Biblioteca España e il South American Games Coliseums a Medellín, Scuola materna Porvenir a Bogotà e Timayui a Santa Marta. Il lavoro dello studio è caratterizzato da una multidisciplinarietà che ha dato origine a emblematiche architetture sia pubbliche che private, premiate a livello internazionale per la loro capacità di generare trasformazioni sociali e urbane. El Equipo Mazzanti crea pezzi unici che risvegliano l’orgoglio e il sentimento di appropriazione delle comunità, diventando veri e propri simboli, perfettamente rispondenti ai più alti standard di sostenibilità e progettazione bioclimatica. Nel 2008 Giancarlo Mazzanti è stato vincitore della Biennale Ibero-Americana nella categoria di Miglior Opera Architettonica, e della Biennale di Architettura Panamericana nella categoria di Progettazione Architettonica. Nel 2010 ha vinto il Premio globale per l’architettura sostenibile, inoltre è scelto dal MoMA e dal Museo Georges Pompidou per esporre le sue opere nella loro collezione permanente.

 

Raul Pantaleo, TAMassociati. È nato a Milano e si è laureato presso la facoltà di Architettura a Venezia. È uno dei cofondatori di TAMassociati, uno studio specializzato in Impact Design con sede a Venezia. Dal 2019 è professore alla facoltà di architettura dell’Università di Trieste. Alcuni dei progetti attuali e completati in Africa includono il Centro di cardiochirurgia Salam per la ONG di Emergency in Sudan, vincitore dell’Aga Khan Award for Architecture 2013; il Centro di chirurgia pediatrica per la ONG di Emergency in Uganda con Renzo Piano; edifici sanitari in Darfur, Sudan, e in altri paesi emergenti. Nel 2014 con TAMassociati è stato eletto Miglior Architetto Italiano dell’Anno, nel 2016 è stato membro del team curatoriale del Padiglione Italia alla 15^ Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia.

 

Giuseppe Grant, Orizzontale. Nato a Caserta nel 1987. Dopo un periodo di studio all’Università Tecnica di Aachen RWTH si laurea alla facoltà di Architettura Valle Giulia della Sapienza di Roma. Dal 2012 al 2013, ha collaborato con il Collectif EXYZT nella costruzione di progetti di architettura temporanea. Dal 2011 è parte di Orizzontale, studio/laboratorio d’architettura con sede a Roma, con cui lavora in tutta Europa su progetti sperimentali tra architettura, urbanistica, arte pubblica e autocostruzione. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Giovane Talento dell’Architettura Italiana 2018 dal CNAPPC, YAP MAXXI 2014 promosso da MAXXI Roma e MoMA NYC, RomArchitettura (2015-2017) promosso dall’INARCH. Dal 2017 ad oggi collabora con la London Metropolitan University per un progetto di ricerca che indaga il tema del ripopolamento dei centri storici abbandonati e le nuove migrazioni. Nel 2019 ha progettato le strutture del progetto MONOWE di Ludovica Carbotta alla 58° Biennale d’arte di Venezia dal titolo “May You Live in Interesting Times”.

 

 

Per partecipare al GHANA INNOVATION FARM contest:

Montepremi Manni Group Design Award: 20.000 €

Partecipazione: possono partecipare singoli o team di architetti di qualsiasi nazionalità, purché almeno un componente sia under 35.

Termine invio elaborati: 19 gennaio 2022

Termine “Early bird”: 21 novembre 2021

Per qualsiasi informazione o richiesta di supporto contattare YAC all’indirizzo yac@yac_ltd.com.