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Come NetZeroCities guida il futuro sostenibile dell’Europa

Un viaggio verso la neutralità climatica grazie a strategie condivise, innovazione e collaborazione

La missione: un traguardo necessario per l’Europa

Il cambiamento climatico è la sfida più urgente del nostro tempo. Le città europee, responsabili di oltre il 70% delle emissioni di CO₂, giocano un ruolo centrale nella transizione ecologica. Proprio da questa consapevolezza è nata la Missione “100 Climate-Neutral and Smart Cities by 2030”, lanciata dalla Commissione Europea nel quadro del programma Horizon Europe.

L’obiettivo è ambizioso: guidare 100 città europee – di cui nove italiane – verso la neutralità climatica entro il 2030, rendendole esempi concreti di innovazione sostenibile. Un traguardo che non riguarda solo la riduzione delle emissioni, ma implica un cambiamento profondo nel modo di progettare, vivere e governare le città.

NetZeroCities: la metodologia alla base del cambiamento

La realizzazione di questa visione passa attraverso NetZeroCities, la piattaforma europea che fornisce strumenti, competenze e supporto alle città partecipanti. NetZeroCities adotta un approccio sistemico e trasformativo, basato su:

  1. Analisi del contesto locale: comprendere il punto di partenza di ogni città, identificando le emissioni esistenti e i settori chiave su cui intervenire.
  2. Co-creazione del Climate City Contract: un processo partecipativo che coinvolge amministrazioni, imprese, cittadini e stakeholder per definire obiettivi chiari e condivisi.
  3. Sperimentazione e apprendimento iterativo: le città diventano “laboratori viventi” in cui si testano progetti innovativi, si monitorano i risultati e si adattano le soluzioni in modo flessibile.
  4. Supporto tecnico e finanziario: grazie al Climate City Capital Hub, le città hanno accesso a risorse economiche e strumenti finanziari per implementare i progetti.

Il Climate City Contract: una roadmap concreta per la neutralità

Il Climate City Contract è il cuore della Missione. Non è solo un documento formale, ma un percorso dinamico che combina impegno politico, progettualità concreta e investimenti finanziari. Si compone di tre pilastri fondamentali:

  1. Impegni strategici: la definizione di obiettivi chiari per la riduzione delle emissioni (almeno l’80% rispetto ai livelli di partenza). Gli impegni nascono dal dialogo tra amministrazioni locali, imprese e cittadini.
  2. Piano d’Azione: un portafoglio di progetti che affrontano settori chiave come mobilità, energia, edilizia e verde urbano. Ogni azione viene misurata in termini di impatto e priorità.
  3. Piano di Investimenti: una valutazione dei costi necessari e delle fonti di finanziamento (pubbliche e private) per attuare le misure previste.

Questo strumento permette alle città di trasformare la strategia in azione, affrontando in modo integrato barriere tecniche, economiche e culturali.

Come funziona la metodologia di NetZeroCities?

Il processo è articolato in sei fasi principali, illustrate attraverso la Mappa della Transizione Climatica:

  1. Mandato Politico Forte: Ogni città inizia costruendo un consenso politico e un team multidisciplinare dedicato alla progettazione del Climate City Contract.
  2. Analisi del Contesto: Si raccolgono dati sull’attuale situazione energetica, sulle emissioni e sulle infrastrutture urbane. Questa fase è cruciale per identificare i punti critici e le opportunità.
  3. Co-progettazione del Piano d’Azione: Un approccio partecipativo che coinvolge amministrazioni, imprese e cittadini per individuare progetti ad alto impatto.
  4. Sperimentazione: Si implementano azioni pilota per testare soluzioni innovative e monitorare i risultati. Le città diventano “laboratori viventi” di sostenibilità.
  5. Monitoraggio e Apprendimento Iterativo: Attraverso un ciclo continuo di feedback, le città affinano le strategie, scalano le soluzioni di successo e abbandonano quelle inefficaci.
  6. Implementazione e Finanziamento: Si passa all’attuazione su larga scala, mobilitando risorse pubbliche e private attraverso modelli finanziari innovativi.

Questo approccio sistemico garantisce che ogni città possa avanzare al proprio ritmo, adattando il Climate City Contract alle proprie caratteristiche e contesto locale.

Le città come laboratori viventi: un futuro possibile

La Missione Europea non è solo una sfida tecnica o amministrativa. È un’opportunità per ripensare il ruolo delle città come centri di innovazione, inclusione e resilienza. Attraverso il Climate City Contract, ogni città può:

  • Ridisegnare i sistemi energetici con l’adozione diffusa di fonti rinnovabili, reti intelligenti e comunità energetiche locali.
  • Rinnovare il patrimonio edilizio: dagli interventi di efficientamento energetico all’edilizia off-site, fino alla creazione di edifici intelligenti e autosufficienti.
  • Promuovere una mobilità sostenibile: reti di trasporto elettrico, ciclabilità e sistemi di logistica a zero emissioni.
  • Incrementare le infrastrutture verdi: spazi urbani vivibili, soluzioni basate sulla natura e mitigazione dell’effetto isola di calore.

L’aspetto più innovativo? La centralità della partecipazione cittadina. La transizione climatica non può essere calata dall’alto, ma deve coinvolgere attivamente la comunità: dalle assemblee cittadine ai progetti di educazione climatica, ogni individuo ha un ruolo da protagonista.

Oltre la sfida: un modello replicabile per l’Europa

La Missione non si limita a trasformare 100 città entro il 2030, ma punta a creare un modello replicabile per tutte le città europee. Le esperienze maturate diventeranno una guida per accelerare la transizione climatica su scala globale.

Le città italiane più rilevanti dimostrano con azioni concrete come raggiungere l’obiettivo:

  • Bologna: focus su mobilità sostenibile con tram e autobus a idrogeno, energia a km zero con fotovoltaico e teleriscaldamento, e monitoraggio tramite gemelli digitali.
  • Firenze: forte impegno su riqualificazione edilizia, espansione della tramvia elettrica e sviluppo di un Centro del Riuso per l’economia circolare.
  • Milano: decarbonizzazione con reti elettriche di trasporto pubblico, rigenerazione urbana con spazi verdi e riqualificazione degli edifici storici.
  • Roma: accelerazione su trasporto elettrico, recupero energetico del patrimonio edilizio e incremento delle infrastrutture verdi.
  • Torino: innovazione nel settore energetico con fonti rinnovabili locali e promozione della mobilità elettrica.

Queste città rappresentano esempi concreti di come trasformare la sostenibilità in realtà, con strategie ad alto impatto ambientale e sociale.

La rivoluzione parte dalle città

La Missione 100 Climate-Neutral and Smart Cities rappresenta molto più di un programma europeo: è un laboratorio di innovazione climatica che unisce tecnologia, governance e partecipazione. Attraverso il supporto di NetZeroCities e il Climate City Contract, le città stanno tracciando una nuova rotta verso la sostenibilità.

La sfida è ambiziosa, ma necessaria. E le città italiane, con la loro capacità di innovare e coinvolgere, stanno dimostrando che un futuro a emissioni zero è possibile, reale e a portata di mano.

Fonti:

  • Commissione Europea, Mission Climate-Neutral and Smart Cities by 2030
  • NetZeroCities, Climate City Contract e Metodologie
  • Ministero della Transizione Ecologica
  • ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
  • Agenzia Europea dell’Ambiente