L’ambiente costruito, responsabile di circa il 40% delle emissioni globali di gas serra e del 50% dei materiali estratti, rappresenta una delle principali sfide per la decarbonizzazione. Attraverso un approccio olistico che include sostenibilità economica, sociale e ambientale, è possibile mitigare l’impatto di questo settore cruciale.
L’Accordo di Parigi del 2015 ha segnato una pietra miliare, spingendo il settore delle costruzioni a ridurre le emissioni del 45% entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Tuttavia, il raggiungimento di questi obiettivi richiede l’implementazione di normative, politiche e strumenti avanzati come il Life Cycle Assessment (LCA) per l’analisi del ciclo di vita delle costruzioni.
Sommario:
Le azioni di mitigazione devono concentrarsi sull’adozione di materiali a basso impatto ambientale, tecnologie efficienti e strategie di progettazione olistica.
Ad esempio, l’uso di materiali riciclati e riciclabili non solo riduce le emissioni, ma contribuisce anche a limitare l’estrazione di risorse naturali. Inoltre, è fondamentale adottare pratiche di gestione sostenibile dei cantieri, minimizzando gli sprechi e ottimizzando il consumo di energia durante la costruzione.
La transizione verso l’economia circolare è un elemento cardine per il settore edilizio. Si tratta di un sistema industriale rigenerativo che sostituisce il concetto di fine vita con quello di conservazione, promuovendo l’uso di materiali riciclati e l’energia rinnovabile. In questo contesto, è fondamentale ridurre il carbonio operativo, legato al consumo energetico degli edifici, e il carbonio incorporato, associato alla produzione e gestione dei materiali.
L’economia circolare richiede un ripensamento dei processi costruttivi, puntando su soluzioni come la progettazione modulare e l’adozione di tecnologie per la gestione efficiente dei materiali di scarto.
Ad esempio, i principi delle "10 R" (riduzione, riutilizzo, riciclo, recupero, ecc.) rappresentano linee guida fondamentali per ottimizzare i flussi di risorse e ridurre l’impatto ambientale. Inoltre, il concetto di "design for deconstruction" sta guadagnando importanza, spingendo i progettisti a creare edifici facilmente smontabili per favorire il riuso dei materiali.
La sostenibilità nel settore delle costruzioni si riferisce alla capacità di soddisfare le esigenze del presente senza compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare le proprie.
Questo concetto si traduce nell’adozione di protocolli di valutazione come LEED, BREEAM e WELL, che misurano le performance ambientali, economiche e sociali di edifici e materiali.
Le certificazioni ambientali, come le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD), sono strumenti essenziali per garantire la trasparenza e il rispetto degli standard ambientali.
Queste certificazioni forniscono dati oggettivi e verificati sull’impatto ambientale dei materiali da costruzione, supportando progettisti e costruttori nelle loro scelte. Inoltre, l’implementazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) rappresenta un ulteriore passo avanti, imponendo requisiti stringenti per promuovere pratiche sostenibili nei progetti pubblici.
La resilienza degli edifici, intesa come capacità di adattarsi e resistere a eventi avversi, è un altro pilastro della sostenibilità. Il metodo SARIA, sviluppato specificamente per le costruzioni in carpenteria metallica, consente di analizzare il grado di resilienza delle strutture e dei materiali, fornendo linee guida per migliorare la durabilità e ridurre gli impatti negativi.
Questo approccio integra analisi dettagliate delle condizioni ambientali e dei rischi specifici del sito, promuovendo l’utilizzo di soluzioni innovative per aumentare la sicurezza strutturale.
Ad esempio, l’uso di acciai ad alta resistenza e rivestimenti protettivi avanzati contribuisce a prolungare la vita utile degli edifici, riducendo i costi di manutenzione e gli impatti ambientali associati alla sostituzione.
Il Life Cycle Assessment (LCA) è un metodo oggettivo per valutare l’impatto ambientale di un prodotto o sistema durante tutto il suo ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento. Integrando l’LCA con il Life Cycle Costing (LCC), è possibile ottimizzare non solo l’impatto ambientale ma anche i costi economici, garantendo decisioni informate fin dalla fase di progettazione. Strumenti come il software SimaPro e il protocollo EN 15804 rappresentano standard per queste valutazioni.
Un aspetto cruciale del LCA è la capacità di identificare le fasi del ciclo di vita con il maggiore impatto ambientale, consentendo di intervenire con strategie mirate. Ad esempio, nei progetti edilizi, l’uso di materiali a basso contenuto di carbonio e tecnologie efficienti può ridurre significativamente le emissioni complessive.
I principali sistemi di rating per gli edifici verdi, come LEED e BREEAM, includono l’LCA come criterio di valutazione per l’assegnazione di crediti. Ciò spinge progettisti e costruttori a utilizzare materiali e tecniche sostenibili, migliorando l’efficienza energetica e riducendo le emissioni complessive.
Oltre all’LCA, strumenti come il Building Information Modeling (BIM) stanno diventando sempre più rilevanti per integrare i dati ambientali nella progettazione e gestione degli edifici. Questo approccio consente di simulare l’intero ciclo di vita di un edificio, ottimizzando le scelte progettuali in termini di impatto ambientale e costi.
La progettazione integrata è fondamentale per garantire edifici sostenibili e resilienti. Questo approccio prevede una collaborazione tra architetti, ingegneri e costruttori fin dalle prime fasi del progetto, assicurando un’ottimizzazione delle risorse e una riduzione degli sprechi.
L’uso di strumenti digitali, come il BIM, facilita la condivisione delle informazioni tra i diversi attori coinvolti, migliorando la precisione e riducendo gli errori durante la costruzione. Inoltre, la progettazione integrata consente di considerare sinergicamente aspetti strutturali, impiantistici ed estetici, garantendo un equilibrio tra funzionalità e sostenibilità.
Le costruzioni a secco in acciaio, che utilizzano tecniche di prefabbricazione off-site, offrono numerosi vantaggi: riduzione dei tempi di costruzione, maggiore controllo sulla qualità e minore impatto ambientale. Questa metodologia consente inoltre di trasferire gran parte delle attività in officina, riducendo i rischi e gli sprechi in cantiere.
I sistemi a secco sono particolarmente vantaggiosi in termini di flessibilità e adattabilità, permettendo modifiche e ampliamenti senza interventi invasivi. Inoltre, i materiali utilizzati sono spesso riciclabili, riducendo l’impatto ambientale complessivo. Progetti come il Ponte San Giorgio a Genova dimostrano l’efficacia di queste tecniche, evidenziando come la combinazione di prefabbricazione e acciaio possa garantire risultati eccellenti in termini di sostenibilità e qualità.
Un esempio emblematico di costruzione in carpenteria metallica è rappresentato dall’ITAS Forum di Trento, realizzato con tecniche off-site e materiali riciclati. Questo progetto dimostra come la combinazione di tecnologie innovative e approcci sostenibili possa ridurre significativamente l’impatto ambientale.
Un altro esempio significativo è il Bosco Verticale di Milano, che integra soluzioni in acciaio con un design innovativo per supportare una grande quantità di verde verticale, migliorando l’efficienza energetica e la qualità dell’aria.
La transizione verso un settore delle costruzioni sostenibile è una necessità ineludibile per affrontare le sfide ambientali e sociali del nostro tempo. Attraverso l’adozione di metodologie come l’LCA, la progettazione integrata e le costruzioni off-site, è possibile ridurre l’impatto ambientale del settore e promuovere un futuro più resiliente. L’acciaio, grazie alla sua durabilità e riciclabilità, si configura come un materiale chiave per questa trasformazione. Tuttavia, il successo dipenderà dalla capacità degli attori del settore di collaborare e innovare, integrando sostenibilità e resilienza come valori fondamentali.
Il coinvolgimento delle istituzioni, insieme a un maggiore impegno da parte delle imprese, è essenziale per sviluppare nuove tecnologie e promuovere pratiche sostenibili. Investire in ricerca e formazione rappresenta una strategia vincente per accelerare questa transizione e garantire un futuro più sostenibile per le generazioni future.
Approfondisci ulteriormente: Se desideri maggiori dettagli tecnici e dati specifici, consulta il nostro White Paper dedicato al Life Cycle Assessment per le costruzioni in acciaio, una guida essenziale per comprendere le sfide e le opportunità della decarbonizzazione nell’edilizia.