I tetti verdi, oggi, rappresentano una soluzione costruttiva abbastanza considerata da progettisti e architetti. La loro origine però è molto antica ed è tutt’altro che esclusivamente legata a fini puramente estetici.
Per ciò che concerne i cenni storici riguardanti l'installazione del tetto verde, devi sapere che in realtà la storia delle coperture verdi risale all’epoca delle primissime civiltà.
Si narra, infatti, che i primi giardini pensili abbiano origine da civiltà orientali del X e IX secolo a.C. All’epoca appunto, queste coperture verdi, erano posizionate sui terrazzamenti, il cui terreno doveva essere strutturato da uno stato drenante e, lo spessore totale, era di uno o due metri.
Ma qual era la vera caratteristica di questi primi giardini pensili?
La risposta è: la capacità di mantenere sempre verde la vegetazione, dato che il clima non aiutava la crescita delle piante. Si pensa, infatti, che le prime costruzioni furono progettate in modo tale che al suo interno potesse scorrere dell’acqua, tramite appunto canali appositi.
I tetti verdi, come puoi comprendere, sono una scelta che non riguarda soltanto il soddisfacimento di un puro fine estetico, ma hanno sempre rappresentato un’alternativa altamente funzionale rispetto all’edificio sul quale vengono installati.
Si stima, da differenti cenni storici, che gli etruschi e i romani anche utilizzarono i giardini pensili, in particolar modo per ricoprire la parte superiore delle tombe con la vegetazione.
Nell’epoca medioevale, invece, il verde pensile era utilizzato nei monasteri e nelle fortezze dei castelli. Nel primo caso i giardini pensili erano utilizzati come orti, mentre nel secondo servivano ad attutire i colpi durante le battaglie, evitando così che le strutture dell’epoca potessero subire dei danni.
Di certo, con il passare del tempo, la funzione dei giardini pensili ha avuto un impatto differente sulle costruzioni, ma ancora oggi non sono rare le opinioni scettiche sull’applicazione dei tetti verdi.
In molti sono i progettisti e gli architetti, che ancora si mostrano dubbiosi riguardo la soluzione dei giardini pensili. Ci sono due convinzioni che manovrano le decisioni ultime rispetto all’installazione di questa soluzione costruttiva, sebbene abbia più punti a favore che contro:
Esattamente come si verificava nell’antichità, dove appunto la scelta dei giardini pensili rispondeva ad esigenze di carattere pratico, anche oggi, la scelta costruttiva dei tetti verdi è considerata per tre motivi in particolare:
È indubbio il vantaggio reale che comporta questa scelta costruttiva, poiché va incontro a molteplici aspetti, che un architetto o più in generale un progettista, non può non considerare.
Oltre ovviamente i chiari vantaggi che andremo ad approfondire tra poco, c’è da specificare che i tetti verdi rappresentano una scelta costruttiva sicura per coloro che abitano gli edifici e, per il futuro del nostro pianeta.
Ma prima di soffermarci sui vantaggi, analizziamo un attimo l’evoluzione del “pensiero” di noti architetti, nel tempo, rispetto all’installazione dei tetti verdi.
Come potrai aver dedotto da quello che hai letto sino ad adesso, il verde pensile ha subito un’evoluzione notevole nel tempo, sebbene sia sempre stata una soluzione costruttiva da sempre considerata.
Ma è con il passare degli anni e con il perfezionamento della tecnologia, che si è iniziato a comprendere quanto il verde pensile potesse contribuire al miglioramento della vita delle persone.
Ci sono, però, alcune date che hanno segnato questa importante evoluzione, partendo dal 1865 con Von Rabitz - un famoso architetto tedesco - che diede molta importanza alla soluzione dei tetti verdi.
A quel tempo, il tasso di inquinamento industriale era davvero alto e Rabitz non mancò di far notare quanto potesse essere determinante ideare un sistema che mitigasse la situazione ambientale.
I giardini pensili, secondo il noto architetto tedesco, rispondevano a due caratteristiche:
Il verde pensile iniziò ad essere una soluzione altamente considerata e subì importanti evoluzioni, già da quel momento in poi.
Nel 1926, Le Corbusier - architetto, urbanista, pittore e designer svizzero -, probabilmente una delle figure più note del mondo dell’architettura, si soffermò sulla soluzione dei tetti giardino, identificandoli da un lato come un’alternativa per abbellire la “macchina per abitare”, ovvero la casa, dall’altro come una soluzione costruttiva in grado di “contornare” l’abitazione.
Per Le Corbusier, il concetto di tetto verde andava a rispondere all’esigenza di usufruire di nuovi spazi e, al medesimo tempo, rispondeva al concetto di tecnologia innovativa.
Nel 1970 fu Emilio Ambasz - noto architetto e designer argentino - che parlò del concetto Green over the gray - il verde sopra il grigio - ovvero un modo per riportare l’attenzione sull’importanza della riconciliazione tra architettura e natura. Tutte le sue opere, infatti, iniziarono a richiamare molto l’importanza della green architecture.
Il verde pensile è divenuta, poi, una soluzione costruttiva che ha preceduto lo sviluppo del verde estensivo. Fu nel 1970/80 che venne varata la prima legge che rendeva obbligatorio l’inserimento delle tecnologie a verde pensile nel mondo dell’architettura.
Fu nel 1990 che poi, finalmente, si iniziarono a muovere i primi passi verso l’introduzione del verde pensile, utilizzando gli stessi schemi, che ne hanno decretato il successo in Germania, anche in Italia.
Oggi l’obiettivo di architetti e progettisti è di rispondere a criteri estetici, ma soprattutto di realizzare edifici, pubblici e privati, che si integrino perfettamente con il concetto di contesto in cui sono inseriti. In qualche modo, la scelta dei giardini pensili, risponde a questa duplice esigenza.
Inoltre, diviene sempre più impellente la necessità di ideare ulteriori spazi all’aperto vivibili e “vivi”, che possano quindi donare ossigeno alle nostre città.
Nasce sempre di più l’esigenza di sviluppare soluzioni costruttive che vadano incontro a questa necessità. A questo proposito, il sistema di copertura GreenROOF, co-engineered ISOPAN-DAKU, rappresenta una soluzione costruttiva che va certamente a rispondere a queste esigenze.
Se ti interessa approfondire la normativa di riferimento sulle coperture verdi, ti consigliamo di leggere l’articolo “GUIDA ALLE NORMATIVE DI RIFERIMENTO SULLE COPERTURE VERDI”.
I vantaggi dei tetti verdi sono strettamente connessi ai fini di cui abbiamo parlato proprio poco fa, ma andiamo ad approfondirli:
Isolamento termico dell’edificio: la vegetazione sul tetto ha la funzione di proteggere l’edificio dall’irraggiamento solare, proprio nella sua superficie più ampia ed esposta; | |
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Risparmio energetico: strettamente connesso all’isolamento termico, in quanto un edificio protetto dall’umidità o dall’eccessivo caldo, riduce il carico di energia per il condizionamento, in estate e nei periodi invernali, invece, impedisce al calore di fuoriuscire; |
Isolamento acustico: le onde sonore vengono assorbite dalla copertura e mitigate. La vegetazione presente sul tetto, tende ad assimilare le onde ad alta frequenza; | |
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Impermeabilizzazione dell’edificio: questo è un vantaggio molto importante per un edificio, in quanto va a rispondere all’esigenza di proteggere quest’ultimo da fenomeni atmosferici come le bombe d’acqua in estate e le isole di calore, che vanno ad impattare ovviamente anche sul microclima circostante. |
Se ti interessa maggiormente approfondire il tema dei benefici dei tetti verdi, ti consigliamo di leggere l’articolo GREEN ROOF, UNA SOLUZIONE CHE ACCONTENTA AMBIENTE E PROPRIETARI.
Indubbiamente, questi vantaggi donano a un edificio un valore costruttivo notevole, in quanto la sua possibilità di durare negli anni e di classificarsi, quindi, come una costruzione solida ed equilibrata per l’ambiente, risponde, poi, alla reale esigenza degli architetti e dei progettisti, di ideare e progettare costruzioni efficienti e all’avanguardia.
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