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Soluzione costruttiva dei tetti piani: le tipologie di coperture

Scritto da Francesco Corona - Technical Sales Manager Isopan | 10 novembre 2020 11.30.00 Z

La soluzione costruttiva dei tetti piani non è una novità, poiché da sempre questa tipologia di copertura è presente nel mondo dell’edilizia. 

Quello che però, probabilmente, non si immagina, è che oggi i tetti piani sono considerati ottimali, come scelta, per la realizzazione di edifici sostenibili. 

Bisogna però partire da una considerazione importante: quando parliamo di tetto piano, non ci riferiamo mai ad coperture con pendenza completamente assente, poiché questo impedirebbe all’acqua di defluire, portando quindi ad una sorta di ristagno di quest’ultima. 

Ovviamente, quindi, come si può immaginare, un minimo di pendenza c’è e va dal 1% al 5%. Ma oggi non ci soffermeremo molto su questi aspetti, quanto piuttosto su tutte le tipologie di coperture possibili, anche a seconda del settore di applicazione.

Gli elementi che sicuramente vengono portati all’attenzione di questa scelta costruttiva, non hanno a che fare soltanto con la realizzazione dell’efficienza energetica, ma anche con la durata del tetto piano. Un tetto piano dovrebbe durare almeno tanto tempo quanto dura l’edificio in sé per sé. 

L’obiettivo dovrebbe sempre essere quello di realizzare un tetto piano che decisamente non tende a perdere negli anni, confermando quindi le paure ataviche di chi questa scelta avrebbe preferito evitarla e optare, quindi, per un tetto inclinato.

 

Ma cosa rende un tetto piano sostenibile?

Il modo in cui quest’ultimo viene costruito: è questa la indubbia risposta. 

Un tetto piano, ad ogni modo, è considerato sostenibile quando risponde a determinate caratteristiche: 

  1. Quando si utilizzano prodotti, sistemi e tecnologie che impattano meno sull’ambiente e sul sistema circostante;
  2. Quando il tetto piano è inteso come un elemento dell’edificio, in grado di aumentarne le prestazioni, isolandolo e creando energia. Oggi come oggi, è necessario intendere il tetto piano, non più soltanto come una mera copertura o come un dettaglio che ripara l’edificio dalle eventuali intemperie atmosferiche. Il tetto piano è molto di più;
  3. Quando risponde anche ad esigenze di altro tipo, come ad esempio quello di dotare l’edificio di un ulteriore spazio vivibile sia pubblico o privato, questa logica d’uso si rispecchia nelle copertura con tetti verdi che si dimostrano dei veri e propri giardini di incontro per le persone. 

A proposito quindi dei tetti piani, ci sono infatti due soluzioni possibili per la realizzazione di quest’ultimi:

  • Tetto caldo: dove lo strato di impermeabilizzazione protegge la parte esterna del tetto dai fattori atmosferici esterni; 
  • Tetto al rovescio: dove lo strato di impermeabilizzazione viene appunto nascosto sotto uno strato di isolamento termico, in modo da prevenire, quindi, il deterioramento. 

La scelta, ad ogni modo, del tetto piano è anche strettamente correlata a un miglior utilizzo degli spazi. L’obiettivo di oggi è anche creare dei tetti piani che possano essere rivisitati in ottica di utilizzo dello spazio esterno in modo positivo per la bellezza e la praticità di città, sempre più orientate all’innovazione edilizia. 

Il tetto piano è per questo considerato spesso come un’opportunità alla quale l’edilizia sostenibile oggi sta andando incontro. 

Un esempio è il noto tetto freddo o cool roof, una scelta che migliora di molto l’efficienza energetica degli edifici, grazie al controllo dell’assorbimento dei raggi solari in base alle proprietà del colore. 

A questo proposito puoi approfondire l’argomento dei cool roof, leggendo l’articolo:LUCA GOTTARDI: SISTEMI DI COPERTURA PER TETTI PIANI SOSTENIBILI”.

Prima però di addentrarci sui settori di applicazione dei tetti piani e, rispettivamente delle differenti tipologie di coperture possibili applicabili a quest’ultimi, è bene ricordare che la scelta del tetto piano come soluzione costruttiva è strettamente dipendente anche dalla tipologia di edificio.

 

Quali sono i settori di applicazione del verde pensile, come copertura dei tetti piani?

I campi di applicazione, in particolare, dove può essere applicato il verde pensile sono i seguenti: 

  1. Infrastrutture
  2. Terrazze private
  3. Coperture di condomini
  4. Piazze, aree verdi pubbliche, garages
  5. Capannoni industriali
  6. Cantine vitivinicole
  7. Scuole, edifici pubblici

È comunque auspicabile che il professionista approfondisca, poi, le varie tematiche con i produttori di sistemi a verde pensile, per sfruttare queste tecnologie nel modo più adeguato possibile alle esigenze progettuali e di pari passo con il rapido sviluppo tecnologico, oltre che relativamente al campo di applicazione nello specifico. 

Distinguiamo a questo proposito la differenza di utilizzo del verde estensivo e del verde intensivo, come copertura sugli edifici.

Il verde estensivo si adopera per motivi tecnici su tutte le strutture ma principalmente:

  • Edilizia industriale 
  • Edilizia commerciale 
  • Logistiche 
  • Edilizia scolastica 
  • Edilizia ospedaliera

La tecnologia di applicazione del verde pensile sui tetti piani, ad ogni modo, è sempre la stessa. 

Possono variare, un pochino, lo spessore del substrato (in funzione della vegetazione che si desidera applicare) o la quantità di acqua contenuta nella riserva idrica. 

Il verde intensivo si può utilizzare dappertutto, su ogni tipologia di tetto piano, dove si voglia trasformare una superficie non utilizzabile, in giardino. 

Le maggiori limitazioni all’uso del verde intensivo sono: 

  • Limitazione del carico strutturale disponibile; 

  • L’impossibilità di irrigare i costi di realizzazione elevati;

  • I costi di manutenzione elevati; 

  • Scarso accesso agli spazi; 

  • Mancanza di sicurezza.

Manni Group, in collaborazione con Daku Italia, ha realizzato la soluzione costruttiva GreeROOF, estensivo e intensivo:

  • GreeROOF Estensivo. Indicate per edifici di grandi dimensioni, tetti inclinati e tetti esistenti per il basso spessore di substrato (da 3 a 15 cm circa), con un peso massimo di 100Kg/m²; la vegetazione colonizzatrice è molto resistente (muschi e sedi, graminacee, piante grasse) e non richiede frequenti interventi di manutenzione (annaffiatura soltanto in caso di siccità prolungata). L’altezza dei vegetali non supera i 25 cm e l’associazione di più varietà conferisce a questi tetti un aspetto multicolore che varia a seconda delle stagioni. Questo tipo di copertura non è calpestabile e non è coltivabile. Nonostante il peso e lo spessore siano limitati, la grande capacità di accumulo idrico del sistema consente alle essenze utilizzate condizioni di vegetazione ottimali anche in presenza di prolungati periodi di siccitosi. La sola acqua della riserva idrica, che viene restituita alla vegetazione tramite un puntuale processo di risalita capillare, garantisce, nell’area climatica mediterranea, al sistema il superamento di circa tre -sette settimane (in base alla tipologia) senza eventi piovosi. Nel caso in cui i momenti critici si prolunghino oltre le tre settimane è necessario intervenire con irrigazioni di soccorso (in base alla tipologia).
  • GreeROOF intensivo. Adatte per le piccole e medie superfici. Lo spessore del substrato è maggiore (da 15 a 30 cm circa) ed il peso di sovraccarico compreso tra 120 e 350 kg/m² (a capacità massima in acqua). Permette di accogliere una vegetazione a forte sviluppo radicale e aereo di tipo orticolo come graminacee, tappeti erbosi, piante vivaci o arbusti. Una manutenzione moderata e un’annaffiatura regolare sono necessari. Paragonabile ai giardini tradizionali, è possibile seminare o coltivare ogni tipo di vegetale. Il sistema necessita di impianto di irrigazione, i costi di gestione e manutenzione sono paragonabili a quelli richiesti per un giardino tradizionale a terra. Nel caso dei tetti verdi, a causa degli elevati carichi a cui è sottoposta la copertura, un’attenta progettazione riveste un ruolo fondamentale per garantire la perfetta funzionalità e l’integrità delle strutture. I dati di portata nelle tabelle di carico, alle pagine seguenti, rappresentano una stima in caso di condizioni di utilizzo standard e non sono da ritenersi validi come dati progettuali. Spetterà al Progettista esaminarli e verificarli, al fine di dimensionare correttamente le sottostrutture portanti

Le caratteristiche alle quali risponde la soluzione costruttiva GreeROOF, estensivo e intensivo, sono le seguenti:

  • Isolamento termico e risparmio energetico; 
  • Isolamento acustico; 
  • Miglioramento bioclimatico ed impatto ambientale;
  • Elevata ritenzione idrica; 
  • Trattenimento delle polveri;
  • Protezione della copertura; 
  • Superfici fruibili valorizzazione dell’edificio.

Un concetto fondamentale che sicuramente è alla base della scelta costruttiva delle soluzioni di copertura, oltre quelle relative alla praticità, alla funzionalità e alla sostenibilità, in relazione al settore di applicazione, è dipendente anche da un fattore estetico degli edifici. 

La scelta della copertura non è soltanto questione di alternative.

Vuoi scoprire di più sulla tecnologia dei tetti piani? Scarica il nostro contenuto dove troverai maggiori informazioni su come vengono realizzati: