Manni Group Magazine: tutto sul mondo delle costruzioni a secco

Isolamento termico interno ed esterno: tutti i vantaggi e le tecniche

Scritto da Francesco Corona - Technical Sales Manager Isopan | 8 aprile 2020 10.30.00 Z

Il tema del risparmio energetico in edilizia passa anche attraverso l’isolamento termico.

Intervenire sull’involucro è tra i metodi più efficaci per aumentare l’efficienza complessiva di un immobile.  Può essere realizzato sia internamente che esternamente alla struttura.

 

Isolamento termico interno o esterno

Le strutture su cui si interviene con un sistema di coibentazione sono le pareti, la copertura, i pavimenti controterra o su ambienti non riscaldati.

Ci sono diverse tecniche per isolare un edificio, a seconda che lo strato isolante venga posto all’esterno dell’edificio, all’interno o in intercapedine. 

L’isolamento termico esterno ha il vantaggio di poter essere continuo. Quello interno è la scelta d’elezione quando non è possibile intervenire sulle pareti esterne. L’isolamento in intercapedine ha lo svantaggio di interrompersi in corrispondenza di pilastri e travi, ma non altera la dimensione degli ambienti né l’aspetto delle pareti.

 

 

I vantaggi dell’isolamento interno

L’isolamento termico interno si realizza applicando un rivestimento coibente sulle superfici interne delle pareti.

È una tecnica che viene adottata, quando non è possibile intervenire all’esterno, né all’intercapedine. Accade spesso in caso di riqualificazione energetica di edifici già esistenti.

I motivi per cui l’isolamento interno non è la prima scelta sono l’aggravio dei rischi di fenomeno di condensa e il fatto che non venga sfruttata la capacità di accumulare calore delle pareti. Infatti, in inverno, il calore si ferma all’interno dell’ambiente, senza arrivare alla struttura muraria. Così, quanto si diffonde velocemente, altrettanto velocemente si disperde. Per evitare i fenomeni igrometrici, è consigliabile interporre una barriera al vapore prima dello strato isolante.

Di contro, gli interventi sono possibili anche in facciate sottoposti a vincoli e la posa del sistema isolante è semplice.

 

I vantaggi dell’isolamento esterno

L’isolamento termico, come detto, è il tipo di intervento più efficace ed economico per ottenere un risparmio energetico.

Un sistema di isolamento esterno dimensionato ed eseguito a regola d’arte riduce la trasmissione del calore da dentro a fuori e viceversa. L’edificio, infatti, va pensato come un ambiente a sé stante, in cui la temperatura sia per lo più costante e non sia condizionata dalle variazioni climatiche esterne.

Questo obiettivo ha il duplice vantaggio  di migliorare il comfort all’interno e di ridurre i consumi di energia per il condizionamento e, di conseguenza anche la spesa energetica.

Gli interventi che migliorano la coibentazione sono particolarmente convenienti dal punto di vista economico, Inoltre possono beneficiare di incentivi economici e sgravi fiscali.

Una superficie isolante continua elimina i ponti termici e il rischio di condensazione superficiale, che peggiora le prestazioni dei materiali isolanti.

 

Isolamento a cappotto

Tra le soluzioni possibili, la più diffusa è la realizzazione di un isolamento a cappotto. Questo sistema prevede l’applicazione di una superficie continua di pannelli isolanti esternamente alle pareti, che sono poi ricoperti da un intonaco di finitura protettivo.

La realizzazione di un isolamento a cappotto offre il vantaggio di non ridurre gli spazi interni all’edificio, garantendo la continuità dello strato coibente. Questo dovrebbe evitare i ponti termici, creando una barriera continua che controlla la formazione di umidità.

Tra gli aspetti negativi di questa soluzione, è da considerare l’alterazione del prospetto delle pareti e la possibile interazione del cappotto con il comportamento igrometrico dell’edificio. 

Inoltre, benché il costo iniziale sia inferiore ad altre soluzioni, il cappotto richiede manutenzione costante nel tempo. Già nei dieci anni successivi all’installazione, possono essere necessari interventi importanti. 

A fine ciclo di vita, lo smaltimento “a umido” è più oneroso e meno sostenibile.

 

Facciata ventilata

La facciata ventilata è un rivestimento delle pareti che prevede l’applicazione di pannelli distanziati dall’edificio tramite una sottostruttura, con delle aperture alla base e alla sommità.

Lo  spazio tra la facciata esterna e il rivestimento forma un’intercapedine. Qui la circolazione dell’aria, per effetto del moto convettivo, scorre dal basso verso l’alto disperdendo il calore in estate e l’umidità in inverno. Elimina i ponti termici e riduce le perdite di calore, mantenendo, nel tempo, in perfetta efficienza il potere termoacustico dell’isolante.

È, inoltre, estremamente facile da manutenere, potendo intervenire puntualmente sulla superficie di rivestimento. Un altro vantaggio importante, derivante proprio dalla semplicità di intervento, è quello di poter “nascondere” nell’intercapedine tutti gli impianti di facciata: gas, pluviali, cablaggi...

La tecnologia delle pareti ventilate coniuga l’efficacia termoacustica isolante, con la protezione dell’involucro edilizio e la ampia varietà di finiture del rivestimento. Materiali, colori e dettagli estetici che possono essere fortemente caratterizzanti. È attenta all’ambiente, a fine ciclo di vita, essendo un sistema “a secco”, tutti gli elementi possono essere riciclati fino al 90%. 

Di contro, adottare questo tipo di soluzione comporta un costo di impianto maggiore in partenza, che viene recuperato nel tempo grazie a una minore necessità di manutenzione, e l’utilizzo di un certo spazio per dimensionare correttamente la stratigrafia.

 

Intonaco  termoisolante esterno

In alternativa, è possibile utilizzare l’intonaco termoisolante. La posa di questo tipo di isolamento esterno è ideale in tutti i casi in cui ci siano dei vincoli che impediscono la posa di cappotto o facciate ventilate.

La prestazione di questa soluzione è inferiore ad altre, dal punto di vista del potere isolante, a causa della conducibilità termica maggiore e dello spessore ridotto. È efficace, però, per ridurre i ponti termici e non comporta il rischio di condensa.   La posa è rapida e facile.

Tuttavia, è più soggetto alla degradazione da agenti atmosferici. Inoltre, quando si determina una fessurazione dell’intonaco, per evitare inestetiche ‘toppe’, non si può intervenire solo sulla porzione deteriorata ma bisogna ripristinare l’intera superficie adiacente.

Per ottenere un ottimo isolamento termico e risolvere gli svantaggi che i sistemi di coibentazione esterna presentano, ci sono anche delle tecniche più  innovative.

Tra queste, la prefabbricazione dei componenti è particolarmente interessante, perché riduce le operazioni in cantiere e offre prestazioni certificate. I pannelli sandwich sono elementi prefabbricati, modulari che presentano caratteristiche specifiche e sono in grado di soddisfare le diverse esigenze di coibentazione.

Se vuoi saperne di più sulle facciate ventilate, leggi il nostro ebook dove troverai le caratteristiche e i vantaggi: