L'esigenza di integrare criteri di sostenibilità ambientale negli appalti pubblici ha origine da direttive dell'Unione Europea.
Queste direttive mirano a ridurre l’impatto ambientale dei consumi della Pubblica Amministrazione e promuovono l'adozione di pratiche sostenibili da parte degli enti pubblici.
Questi CAM rappresentano uno strumento fondamentale per selezionare materiali e tecnologie sostenibili, garantendo una gestione attenta del ciclo di vita delle costruzioni.
La normativa italiana, quindi, recepisce le indicazioni della Commissione Europea per incoraggiare l’adozione di pratiche di sostenibilità tramite il Green Public Procurement, un’iniziativa comunitaria per ridurre l’impatto ambientale delle amministrazioni pubbliche.
L’obiettivo dei CAM è quindi triplice:
Tale approccio è stato formalizzato nel Codice degli Appalti (D.L. n. 50/2016), che richiede alle stazioni appaltanti di includere nelle gare almeno i CAM specificati per ciascun progetto.
I CAM sono criteri di sostenibilità applicati alla progettazione, costruzione e gestione degli edifici. Il recente aggiornamento dei CAM, approvato nel giugno 2022, ha introdotto specifiche più dettagliate per vari prodotti, tra cui acciaio, calcestruzzo e materiali isolanti.
Per ciascun materiale, i CAM specificano requisiti minimi di contenuto riciclato, durata del materiale, efficienza energetica e facilità di disassemblaggio. L’implementazione di questi criteri non solo riduce l'impatto ambientale delle costruzioni pubbliche, ma orienta anche il mercato verso la produzione di materiali più sostenibili.
Un aspetto chiave dei CAM è l’approccio al ciclo di vita (LCA), che richiede un’analisi completa dall’estrazione delle materie prime allo smaltimento finale, considerando i consumi energetici, le emissioni e il potenziale impatto ecologico.
Questo approccio stimola le aziende a sviluppare materiali e processi produttivi più sostenibili, limitando i consumi di risorse e promuovendo l'uso di materiali riciclati.
L'inclusione dei CAM negli appalti pubblici rappresenta un passo avanti per promuovere una costruzione sostenibile in Italia. Dato l’elevato impatto del settore edilizio sull’ambiente – responsabile di una quota significativa di emissioni di CO2 e consumo di risorse naturali – l’applicazione dei CAM è fondamentale per rispettare gli obiettivi di sostenibilità, in linea con l’Agenda 2030 dell’ONU e con il Green Deal Europeo.
I CAM non solo orientano la costruzione pubblica verso pratiche più responsabili, ma incentivano anche il settore privato a investire in prodotti e tecnologie sostenibili. Questo approccio favorisce l'adozione di modelli di economia circolare e promuove l'innovazione nei materiali da costruzione. Inoltre, i CAM premiano le aziende che dimostrano una gestione sostenibile e responsabile, promuovendo valori ESG (Environmental, Social, and Governance).
Tra i materiali regolamentati dai CAM, l’acciaio è uno dei principali. L'acciaio è ampiamente utilizzato sia in applicazioni strutturali che non strutturali, e la sua produzione ha un impatto significativo sull'ambiente, specialmente se ottenuto da processi ad alta intensità energetica.
Per rispettare i CAM, l'acciaio destinato all’uso strutturale deve contenere almeno il 75% di materiale riciclato se prodotto con forno elettrico, e almeno il 12% se prodotto con un ciclo integrale. Inoltre, i CAM incentivano l'uso di acciaio da fornitori localizzati all’interno dell’Unione Europea, promuovendo una filiera corta e certificata.
Per l’acciaio da forno elettrico non legato, il contenuto minimo di materiale recuperato deve essere del 65% per gli usi non strutturali, mentre l’acciaio da ciclo integrale ha requisiti di recupero del 12%. Questi standard rispondono alla crescente domanda di materiali a basso impatto, garantendo una maggiore trasparenza e tracciabilità nell’approvvigionamento. Grazie a tali regolamenti, l’acciaio, già riciclabile al 100%, diventa un materiale centrale per un’edilizia circolare e sostenibile.
Un ulteriore vantaggio dell’adozione dei CAM per l’acciaio è l’incentivo all’innovazione tecnologica. Le aziende che producono acciaio sono motivate a investire in processi di produzione più efficienti e a ridurre l’uso di fonti di energia fossile, contribuendo così alla decarbonizzazione del settore siderurgico.
Un aspetto importante dei CAM riguarda i prodotti isolanti contenenti poliuretano (PU) rigido. Per ottenere la certificazione EPD, almeno il 2% in peso del PU rigido totale utilizzato deve derivare da materiali riciclati o recuperati.
Questa specifica rappresenta un passo avanti verso l’adozione di materiali più sostenibili nel settore edilizio, garantendo un minore impatto ambientale e promuovendo l’economia circolare. Tale requisito è essenziale per soddisfare le esigenze dei CAM e per supportare i progettisti nella selezione di soluzioni compatibili con gli standard di sostenibilità.
Le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD, Environmental Product Declaration) sono strumenti di comunicazione che descrivono l'impatto ambientale di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento.
Conformi alla norma internazionale UNI EN ISO 14025 e alla UNI EN 15804 per i prodotti da costruzione, le EPD forniscono dati quantificabili e verificabili su vari parametri ambientali, come l’uso di risorse, le emissioni e l’energia consumata durante il ciclo di vita del prodotto.
Questo tipo di certificazione è particolarmente utile per i progettisti e gli operatori del settore edilizio, poiché facilita la scelta di materiali che rispettano i Criteri Ambientali Minimi (CAM) e altre normative di sostenibilità, garantendo trasparenza e tracciabilità nelle scelte dei materiali.
Isopan è in possesso delle Dichiarazioni Ambientali di Prodotto per la tecnologia LEAF. Le EPD di Isopan, conformi agli standard europei, garantiscono che i prodotti rispondano pienamente alle esigenze di sostenibilità e ai requisiti CAM, offrendo ai progettisti una soluzione eco-compatibile per le costruzioni pubbliche e private.
Attraverso la tecnologia LEAF, Isopan contribuisce anche alla transizione verso un'economia circolare, rendendo i suoi prodotti compatibili con le normative ambientali più recenti e favorendo un approccio costruttivo responsabile e sostenibile.
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